Formula 1

F1, GP del 70° Anniversario, analisi gara. Verstappen e Leclerc, stoffa da Campioni. Nervosismo in Mercedes

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Il Gran Premio del 70° Anniversario è ormai passato agli archivi con la vittoria di Max Verstappen davanti a Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. La Ferrari ha incamerato la quarta posizione con Charles Leclerc, mentre Sebastian Vettel è rimasto fuori dalla zona punti. Andiamo dunque ad analizzare, team per team, quanto avvenuto quest’oggi.

MERCEDES – “Team Perfect” non è più tanto “Perfect”. Oggi le Mercedes hanno sofferto parecchio in tema di gestione delle gomme, vedendosi portate a scuola da Red Bull e Ferrari sotto questo aspetto. Dunque quei problemini che si erano già presentati con il caldo di venerdì scorso si sono dimostrati reali. Pertanto la casa di Stoccarda ha riscoperto le noie legate al blistering che di tanto in tanto l’avevano afflitta in passato. Cionondimeno, Lewis Hamilton ha concluso secondo e Valtteri Bottas terzo. C’è chi metterebbe quattro firme per un risultato del genere! Però quando si è nettamente i più forti, questo esito è una sconfitta, soprattutto perché oggi c’è chi si è dimostrato decisamente più bravo sia del britannico che del finlandese. Per la prima volta c’è stato anche del nervosismo in seno al team, perché Hamilton si è lamentato della decisione della Pirelli di innalzare la pressione degli pneumatici, mentre Bottas ha accusato la squadra di essersi addormentata sulla strategia.

FERRARI – Più di così era difficile fare. Anzi, stamattina si sarebbe firmato con il sangue per arrivare al quarto posto. Charles Leclerc ha ottenuto un risultato decisamente al di sopra delle aspettative, gestendo in maniera meravigliosa le gomme (un solo pit-stop per lui) e sfruttando al massimo il potenziale di una vettura scorbutica e imprevedibile. Il monegasco ha la stoffa del Campione del Mondo e ha solo bisogno di una vettura che gli consenta di esprimere al massimo tutto il suo talento. Riguardo Sebastian Vettel, ormai gli va tutto storto, anche un’innocua escursione fuori pista causa un effetto pendolo che lo manda in testacoda e gli impedisce di racimolare qualche punto, che avrebbe potuto sicuramente conquistare senza quell’inconveniente.

RED BULL – Max Verstappen è un fuoriclasse, questo fatto non è assolutamente in discussione. L’olandese ha costruito gran parte della sua vittoria sabato, quando è riuscito a superare la Q2 con pneumatici duri, il che gli ha consentito di apparecchiare la tavola per la giornata odierna, in cui è stato semplicemente perfetto, correndo da veterano senza commettere il minimo errore. Certo, oggi la Red Bull volava e lo ha dimostrato anche Alexaner Albon, resosi protagonista di una bella rimonta che gli ha consentito di arpionare una quinta piazza che fornisce un po’ di ossigeno alla sua causa.

RACING POINT – Come avvenuto domenica scorsa, sono state meno efficaci in gara di quanto non lo fossero in qualifica. Inoltre la decisione di fermare Nico Hülkenberg per montare gomme morbide si è rivelata sbagliata ed è costata al tedesco il quinto posto. Il veterano teutonico, comunque autore di una buona gara, è scivolato in settima piazza a causa della decisione del team di cercare il giro più veloce nel finale. Il sesto posto di Lance Stroll è un risultato in linea con le potenzialità del canadese, ma di sicuro non entusiasma. Prestazione complessivamente più che discreta, ma il sogno era quello di realizzare qualcosa di più.

RENAULT – Esteban Ocon si merita un applauso, perché oggi ha disputato una grandissima gara. Il francesino è stato uno dei tre piloti riusciti a effettuare una sola sosta, gestendo nel migliore dei modi gli pneumatici. In questo modo è riuscito a ottenere un ottavo posto dal grande peso specifico. Domenica nera invece per Daniel Ricciardo, che si è fermato tre volte ed è stato peraltro vittima di un testacoda. Tanto bene aveva fatto sabato, tanto male è andata oggi. Complessivamente la Règie si aspettava di più dalla giornata odierna i punti di Ocon sono l’unica nota positiva.

MC LAREN – La gara più difficile dell’anno. Se la Ferrari ha risalito la china rispetto alla giornata di ieri, non altrettanto si può dire per il team di Woking, il cui bilancio è stato salvato da Lando Norris, nono. La gara di Carlos Sainz è stata sicuramente condizionata in negativo dalla brutta qualifica e dal primo pit-stop sfortunato, ma ormai lo spagnolo viene costantemente battuto dal più giovane compagno di squadra.

ALPHA TAURI – Anche oggi è stata mossa la classifica, poiché Daniil Kvyat ha concluso decimo, arpionando un punticino. Sicuramente ci si aspettava di più dopo la qualifica odierna, soprattutto da Pierre Gasly, che invece ha concluso undicesimo. Cionondimeno l’Alpha Tauri è sempre nella mischia e in qualche modo riesce sempre a portare a casa qualcosa, il che rappresenta già qualcosa. Di sicuro oggi il russo si è tolto una bella soddisfazione, riscattando una trasferta a Silverstone sin qui molto complicata.

HAAS – Brutta gara. Kevin Magnussen è stato l’unico ritirato, mentre Romain Grosjean ha concluso sedicesimo. Impalpabili, ma d’altronde è difficile essere protagonisti se non si possono sparigliare le carte e non ci sono ritiri.

ALFA ROMEO – Kimi Räikkönen si è preso la soddisfazione di concludere la gara con una sola sosta e di battere tutti i motorizzati Ferrari tra i team clienti. Non è granché, ma tocca accontentarsi. Antonio Giovinazzi ha fatto quello che ha potuto, concludendo diciassettesimo.

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WILLIAMS – Sono tornate a soffrire in gara, come già avvenuto a inizio stagione. George Russell e Nicolas Latifi hanno chiuso la classifica, senza mai lasciare il segno.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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