Formula 1
F1, i promossi e bocciati del GP di Gran Bretagna: Hamilton bravo e fortunato, Verstappen e Leclerc perfetti. Vettel in difficoltà
Il GP di Gran Bretagna di F1, quarto round del Mondiale 2020, fa già parte dell’album dei ricordi. E’ tempo dunque di valutazioni sulla base di quanto accaduto in pista, in una gara che sul finale si è decisamente animata, mettendo in discussione un esito che sembrava ormai scontato.
PROMOSSI
Lewis Hamilton – La fortuna aiuta gli audaci. Ebbene, si può affermare senza timore di essere smentiti che LH44 nella sua 87ma vittoria in carriera sia riuscito a conciliare i due aspetti. L’arrivo su tre ruote a braccia alzate è una fotografia di una F1 d’altri tempi su di un tracciato storico come Silverstone, dove Lewis ha fatto la storia. Il britannico, infatti, ha rafforzato la propria leadership nella graduatoria generale del campionato e ha portato a sette le vittorie personali su questa pista. Un numero che nessun pilota ha ottenuto in un GP tra “le mura amiche”. Numeri che parlano chiaro delle qualità di guida di Hamilton, abbinate a un mezzo, la Mercedes, di un altro pianeta.
Max Verstappen – Rasenta la perfezione la prestazione dell’olandese della Red Bull. Il secondo posto finale è qualcosa che va al di là di quello che ci si sarebbe aspettati dall’orange, bravo a cogliere anche l’opportunità visto il problema all’anteriore sinistra avuto dall’altra Mercedes di Valtteri Bottas. Magari Max avrebbe anche potuto vincere, ma significava correre dei rischi, considerati anche i tagli presenti sulle gomme del tulipano. Un riscontro che conferma quanto Verstappen sia ormai maturato sotto ogni profilo e quanta differenza sia in grado di fare con la RB16 nel confronto impietoso con Alexander Albon.
Charles Leclerc – Se qualcuno avesse detto alla vigilia di questo fine settimana che il monegasco avrebbe ottenuto un podio, qualche sorriso ci sarebbe stato. Questo è un po’ il quadro della situazione in Ferrari: vettura scarsamente performante e piloti costretti agli straordinari. Leclerc, da questo punto di vista, ha saputo sfruttare in modo eccellente la macchina nelle qualifiche (quarto tempo) ed è stato abile nella gestione delle gomme in gara, ben sapendo che sarebbe stata una corsa di sofferenza. Poi anche un pizzico di fortuna c’è stato e il terzo gradino del podio si è tinto di rosso.
Renault – Un quarto e un sesto posto per la scuderia anglo-francese è tanta roba. Daniel Ricciardo ed Esteban Ocon hanno saputo sfruttare ottimamente la loro monoposto, che ha evidenziato dei chiari miglioramenti rispetto al 2019 sul fronte telaistico. Pertanto, i risultati dell’australiano e del transalpino sono la logica conseguenza di un lavoro ben fatto da questo punto di vista.
Pierre Gasly – Un settimo posto che vale quasi quanto una vittoria per il francese dell’AlphaTauri. Deciso come non mai nelle battaglie in pista, Pierre si è tolto la soddisfazione di superare all’esterno nientepopodimeno che Sebastian Vettel, conquistandosi meritatamente un piazzamento di prestigio.
BOCCIATI
Sebastian Vettel – Troppo brutto per essere vero questo fine settimana per il teutonico: male nelle qualifiche e male in corsa. La messa a punto non ideale, frutto delle tante problematiche tecniche che l’hanno frenato, spiega in parte la controprestazione di Seb, vista l’assenza di reazione in pista e i sorpassi subiti da Ocon e da Gasly.
Alexander Albon – Bastonato ancora una volta da Verstappen, l’anglo-thailandese combina la frittata venendo a contatto con Magnussen nella prima tornata. Da quel momento, una bella rimonta con due punticini ottenuti, ma troppo poco…
Valtteri Bottas – Di sicuro più sfortunato di Hamilton lo si può dire e, se Lewis ha i connotati di Gastone, si può affermare che Valtteri abbia quasi le sembianze di Paperino. Detto questo, Bottas è stato fin troppo conservativo al via quando, trovandosi appaiato al team-mate, ha preferito alzare il piede. Una decisione che, di fatto, ha condizionato tutto il resto della propria corsa.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse