Formula 1

F1, Lewis Hamilton sempre più vicino a Michael Schumacher: tutto merito della Mercedes?

Pubblicato

il

Lewis Hamilton a -3 da Michael Schumacher. E’ questo il dato che emerge al termine del GP di Spagna, sesto round del Mondiale 2020 di F1. Il britannico ha conquistato con la sua W11 Mercedes il quarto successo stagionale, il quinto sul tracciato iberico in carriera e il quarto consecutivo in Catalogna. Tanti numeri che, per quello che si è visto in pista, porteranno Lewis a diventare il pilota più vincente della storia in quanto a GP vinti e probabilmente anche a iridi conquistati. Quest’anno l’eventualità di eguagliare il Kaiser è molto probabile.

Tuttavia, la domanda è un’altra: i successi di Hamilton sono merito solo della Mercedes? Il quesito è chiaramente provocatorio perché il valore di LH44 è indiscutibile, solo se si guarda alla differenza fatta nei confronti del compagno di squadra Valtteri Bottas. In sostanza l’asso nativo di Stevenage è un riferimento e come tale va raccontato non solo per le statistiche favorevoli, ma anche per la gestione dei momenti topici del weekend.

Di fatto, dopo il 2016, anno nel quale il britannico fu “sorpreso” da Nico Rosberg, ha inanellato una serie infinita di vittoria e Mondiali che hanno contribuito alla crescita della scuderia di Brackley. In sostanza, Lewis è un leader e questo dà sicurezza alla squadra, consapevole di avere in pista un pilota in grado di fare la differenza e di valorizzare il materiale a propria disposizione.

[sc name=”banner-app-2020″]

Certo, disporre di una monoposto come la W11 è un’altra grande rassicurazione. Non è in discussione quanto sia straordinaria questa monoposto che, al di là dell’arcinoto sistema DAS, può contare su tante soluzioni di primo livello capaci di conferire equilibrio meccanico e aerodinamico. In sostanza, il pacchetto è efficiente e la mentalità è quella giusta, basti pensare a come Hamilton e il proprio team abbiano lavorato con le gomme in questo fine settimana in Spagna, dopo i problemi a Silverstone. Sono da questi particolari che si riesce a scorgere un campione, al di là dei numeri freddi.

[sc name=”banner-article”]

CLICCA QUI PER TUTTE LE NOTIZIE DELLA F1

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: LaPresse

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version