Formula 1

F1, Mario Isola: “Safety Car ha dettato strategia della maggior parte dei piloti in gara, le tre mescole si sono adattate bene a Spa”

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Il Gran Premio del Belgio 2020 è andato in archivio con una doppietta Mercedes ed il quinto successo stagionale di Lewis Hamilton, dominatore indiscusso di questa prima parte di Mondiale e dell’intero weekend di Spa-Francorchamps. Sul meraviglioso tracciato delle Ardenne è andata in scena una gara condizionata indubbiamente (dal punto di vista strategico) dall’ingresso della Safety Car, che ha costretto quasi tutti i piloti a rientrare prematuramente ai box in modo da effettuare una sosta “gratis”. Così facendo però il secondo stint si è allungato oltre ogni previsione della vigilia, provocando dei grattacapi non indifferenti a entrambe le Frecce Nere e alla Red Bull di Max Verstappen negli ultimi giri della corsa per portare le gomme hard fino alla bandiera a scacchi.

La safety car ha dettato la strategia per la maggior parte dei piloti, spingendoli verso uno stint finale più lungo di quanto ci si aspettasse con pneumatico hard ha spiegato il responsabile F1 di Pirelli, Mario Isola – Per questo hanno dovuto gestire con attenzione questa mescola in particolare verso la fine della gara, su una pista notoriamente impegnativa. Tuttavia, lo hanno fatto tutti perfettamente e alcuni piloti hanno anche scelto un approccio strategico diverso. Pierre Gasly ha mostrato un ottimo passo con la sua strategia hard-medium ad una sosta e abbiamo anche visto Sergio Perez scegliere di non fermarsi con la safety car e provare qualcosa di diverso. Tutte e tre le mescole nominate hanno giocato un ruolo importante e si sono adattate bene alle condizioni di Spa, una delle prove più impegnative di tutto l’anno per i pneumatici“.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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