Formula 1
F1, Mattia Binotto: “Vettel ha poco da dire sulla strategia. Mercedes ha passato il compito alla Racing Point…”
La Ferrari ha sfoderato un rendimento piacevolmente inaspettato nel GP del 70° Anniversario 2020. Nonostante una partenza difficoltosa (era decimo dopo il primo giro), Charles Leclerc ha compiuto una rimonta entusiasmante, concludendo in quarta piazza dopo aver persino conteso il podio alle due Mercedes! Il giovane monegasco ha gestito il degrado delle gomme con maestria, riuscendo a concludere la gara con un solo pit-stop.
Moderatamente soddisfatto il team-principal della Ferrari, Mattia Binotto, ai microfoni di Sky Sport: “Il quarto posto è il massimo in questo momento. Bella rimonta di Leclerc, abbiamo ritrovato il ritmo in gara. Ieri abbiamo faticato in qualifica, ottenendo una posizione scomoda in griglia. Poi oggi abbiamo tenuto un bel ritmo“.
Come si spiega questo improvviso passo avanti da parte della lacunosa SF1000? Lo spiega Binotto: “Noi perdevamo molto nelle curve veloci. Oggi con le condizioni ambientali e il tipo di gomma abbiamo trovato l’assetto giusto“.
Poi sulle dichiarazioni piccate da parte di Sebastian Vettel, secondo il quale la squadra non ha attuato una strategia corretta: “Non credo che Vettel abbia perso fiducia. Sono state due gare consecutive difficili per lui. Sulle strategie c’è poco da dire. Abbiamo un po’ anticipato la sua sosta, è finito dietro Raikkonen, ma sapevamo che lo avrebbe ripassato. Era 12° ed è arrivato 12°. A Barcellona sarà un’altra pista rispetto a Silverstone, con un diverso carico aerodinamico che dovrà essere portato al limite. Se cambiare telaio aiuterà Sebastian, lo faremo. Non credo che non avere blistering ci aiuterà a Barcellona, al momento non abbiamo punti di forza“.
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Infine Binotto è tornato sulla sentenza Racing Point, attaccando indirettamente anche la Mercedes: “Quanto fatto dalla Racing Point è illegale, c’è una violazione di un regolamento. È come copiare un compito: c’è chi lo copia e chi lo passa… Ognuno guarda al proprio interesse“.
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Foto: Lapresse