Ciclismo

Giro del Delfinato 2020: i favoriti. Roglic, Bernal e Quintana pronti al secondo atto dopo lo scontro al Tour de l’Ain

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Sono passati solo due giorni dalla conclusione del Tour de l’Ain 2020 e già siamo alla vigilia del Giro del Delfinato. La breve corsa a tappe francese avrà una startlist a dir poco stellare, nella quale sono presenti tutti gli attesi protagonisti del prossimo Tour de France. I due favoriti principali sono nuovamente Egan Bernal (Team Ineos), vincitore della recente Route de l’Occitanie, e Primoz Roglic (Jumbo-Visma), che si è imposto, battendo lo stesso colombiano, al sopraccitato Tour de l’Ain. Per il ruolo di terzo incomodo, inoltre, il principale candidato parrebbe essere Nairo Quintana (Arkea-Samsic), il quale all’Ain si è dimostrato, in salita, vicino ai livelli dei trionfatori di Tour e Vuelta 2019.

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La rivalità tra Roglic e Bernal, però, potrebbe finire per favorire qualcun altro oltre a Quintana, in primis tra i compagni di squadra dei due favoriti. Lo sloveno, infatti, sarà affiancato da Tom Dumoulin e Steven Kruijswijk, due che potrebbero muoversi dalla media distanza sfruttando il fatto che molti non tirerebbero per andarli a riprendere poiché terrorizzati all’idea di fare un favore a Primoz. Egan, dal canto suo, invece, può contare, più che su Froome e Thomas, fin qui abbastanza opachi, su un Pavel Sivakov che alla Route de l’Occitanie andava forte tanto quanto lui in salita. Anche il russo è un atleta che l’azione solitaria da lontano, mentre gli altri si guardano, ce l’ha nelle corde.

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Difficile vedere trionfare qualcuno di diverso dai corridori sopra citati, ma atleti che hanno le qualità per fare questa piccola impresa ci sono. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), ad esempio. Lo sloveno è un corridore totale, che può fare la differenza negli ultimi chilometri di una salita, grazie al suo scatto, ma anche muoversi a venti o trenta chilometri dal traguardo. Ovviamente, inoltre, non va mai sottovalutato un talento del rango di Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), il quale potrebbe essere in crescita di condizione dopo una Route de l’Occitanie non convincente. Infine, vale la pena dare qualche piccola chance anche a Richie Porte (Trek-Segafredo), che di recente ha sfornato diverse belle prestazioni e resta uno specialista di queste brevi gare a tappe, Mikel Landa (Bahrain-Merida), che è andato forte alla Vuelta a Burgos e a Sergio Higuita (EF Pro Cycling) e Emanuel Buchmann (Bora-Hansgrohe), i quali sono un po’ delle incognite dato che sono ambedue all’esordio nel post pandemia.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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