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Ciclismo

Giro del Delfinato 2020: il percorso e le 5 tappe ai raggi X. Col de Porte e Col de la Madeleine le erta più dure della gara

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Il Giro del Delfinato 2020 è ormai alle porte. La gara, che inizia ufficialmente domani, si compone di cinque tappe, tutte quante piene zeppe di salite. Si parte con la Clermont-Ferrand – Saint-Christo-en-Jarez, 218 chilometri costellati da ben sette GPM, cinque di quarta categoria, uno di terza e uno di seconda. L’arrivo è posto sul Col de la Gachet, 3,3 chilometri al 4,6%. Un arrivo che strizza l’occhio agli uomini di classifica capaci di destreggiarsi in volate ristrette come Primoz Roglic, Sergio Higuita e Tadej Pogacar.

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Il secondo dì sarà teatro, invece, della Vienne – Col de Porte di 135 chilometri. Quattro le salite in programma, di cui le più complicate sono le ultime due: la Cote Maillet, 6,2 chilometri all’8%, il cui scollinamento è previsto a 37 dalla meta, e il sopraccitato Col de Porte, in cima al quale si trova il traguardo, 17,5 chilometri al 6,2%. Durante il terzo giorno è prevista la Corenc – Saint-Martin-de-Belleville di 157 chilometri. L’arrivo è nuovamente in quota, posto al culmine di un’erta di 14,8 chilometri al 6%. Prima di essa, però, il plotone affronterà quel titano noto come Col de la Madeleine, 17,3 chilometri all’8,3%.

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Anche nella quarta tappa, 153,5 chilometri da Ugine a Megève, si continuerà a salire. Il gruppo affronterà sei gran premi della montagna, tra cui il durissimo Monteé de Bisanne, 12,4 chilometri all’8,2%, il quale precede l’ascesa finale, il Monteé de l’Altiport, che misura 7,4 chilometri e ha una pendenza media del 4,7%. Il traguardo non cambierà nell’ultima frazione, la quale, infatti, ha come sede di partenza e arrivo Megève e misura, a sua volta 153,5 chilometri. In questo frangente il gruppo scalerà ben otto GPM, di cui sei di seconda categoria, uno di prima, ovvero il Col de la Colombiere (7,5 chilometri all’8,5%), e uno hors category, il Col de Romme (8,8 chilometri all’8,9%). Ad ogni modo, in questo caso le due erte più dure sono molto lontane dal traguardo.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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