Ciclismo
Giro del Delfinato 2020: Ineos vs Jumbo-Visma, antipasto delle guerre stellari al Tour de France
Il primo capitolo del duello tra Ineos e Jumbo-Visma, avvenuto al Tour de l’Ain, è andato in archivio con la schiacciante vittoria di quest’ultimi. Nelle tre frazioni della breve corsa a tappe francese, infatti, il sodalizio neerlandese ha letteralmente surclassato quello britannico. I due team, però, dovranno battersi nuovamente, tra appena due giorni, al Giro del Delfinato, in quello che sarà un vero e proprio antipasto di Tour de France, dato che, al contrario di quanto successo all’Ain, stavolta ambedue le squadre porteranno quelle che, in linea teorica, dovrebbero essere le formazioni che presenteranno alla Grande Boucle.
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All’Ain c’erano tutti i presunti capitani, e Bernal si è trovato da solo contro Roglic, Kruijswijk, Bennett e Dumoulin sul Col du Grand Colombier, ma mancava colui che, al momento, pare la spalla più credibile del colombiano: Pavel Sivakov. Mentre Froome dà qualche segnale di crescita, ma ancora sembra un lontano parente di quello visto prima dell’infortunio, e Thomas si stacca da quaranta corridori in salita, il russo, invece, pare in uno stato di forma celestiale. Alla Route de l’Occitanie, ove Bernal ha conquistato la classifica generale e l’arrivo in quota sul Col de Beyréde, Pavel ha fatto capire di essere molto vicino al livello del coetaneo e compagno in salita. Sull’ascesa appena citata, infatti, dopo aver lavorato per il vincitore uscente della Grande Boucle, si è piazzato al secondo posto ad appena 10″ da Egan, precedendo nomi come Vlasov, Pinot, Mollema e Porte.
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Con l’entrata in scena del russo, che ricordiamo aver vinto nella scorsa stagione, ad appena ventidue anni, Tour of the Alps e Giro di Polonia, nonché essersi piazzato al nono posto al suo primo Giro d’Italia, la Ineos deve lanciare un segnale forte. Il fattore psicologico è un aspetto che non va sottovalutato e se dovessero subire un’altra onta, rischierebbero seriamente di arrivare al Tour de France con il morale sotto i tacchi. Certo, Ineos ha dalla sua una tradizione vincente con pochi eguali, ma mai avevano trovato sulla loro strada un sodalizio capace di contrastarli e già all’Ain hanno fatto intravvedere di soffrire un po’ questa situazione.
La Jumbo-Visma, dal canto suo, rispetto all’Ain, al Delfinato potrà contare anche su Van Aert e Tony Martin. Due corridori che sul percorso della breve gara a tappe francese hanno poco da dire, ma la cui presenza serve per inserirli al meglio nel gruppo prima della Grande Boucle. Sulle strade del Tour de France, e in particolar modo nelle tappe pianeggianti, due passisti del loro rango rischiano di fare ulteriormente la differenza in favoree del team un tempo conosciuto come Rabobank.
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luca.saugo@oasport.it
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Foto: Valerio Origo