Ciclismo
Giro del Delfinato 2020: pagelle seconda tappa. Roglic fa paura, Pinot c’è, Bernal deve fare uno step in avanti
Vince sempre lui, al momento. Primoz Roglic coglie il suo quinto successo dalla ripartenza nella seconda frazione del Giro del Delfinato 2020, con arrivo sul Col de Porte. Una stoccata di rara bellezza quella che ha dato lo sloveno in cima all’erta principe di giornata, la quale non ha lasciato scampo ai rivali. Anche Egan Bernal, il vincitore in carica del Tour de France, si è dovuto arrendere. Di seguito andiamo a dare i voti ai protagonisti di giornata con le nostre pagelle.
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PRIMOZ ROGLIC (JUMBO-VISMA) VOTO 9: In una giornata in cui i suoi colleghi Dumoulin e Kruijswijk steccano, lui si limita a rimanere a ruota del Team Ineos per tutta la salita. Quando, però, nel finale allunga Bernal, lui gli balza a ruota con facilità e lo trafigge in contropiede. Ad oggi sembra sempre più il favorito principale per la Grande Boucle.
THIBAUT PINOT (GROUPAMA-FDJ) VOTO 8,5: Alla Route de l’Occitanie aveva parzialmente deluso, venendo staccato nettamente da Bernal in salita. Il francese, però, oggi ha concluso alle spalle del solo Roglic, mostrandosi in grande crescita di condizione.
GUILLAUME MARTIN (COFIDIS) VOTO 8,5: La grande sorpresa di queste prime settimane di corse post pausa. Dopo essersi comportato molto bene sul Mont Ventoux e al Tour de l’Ain si ripete su Col de Porte, ove arriva quarto, in compagnia di Pinot e Buchmann, staccato dal solo Roglic.
EMANUEL BUCHMANN (BORA-HANSGROHE) VOTO 8: Era alla prima gara nel post pausa, ma si è subito fatto trovare presente. Arriva un terzo posto di tappa molto incoraggiante. Il tedesco in salita va davvero forte e sarà un outsider pericoloso al prossimo Tour de France.
NAIRO QUINTANA (ARKEA-SAMSIC) VOTO 7,5: Non è ancora il Quintana ammirato tra febbraio e marzo, ma la condizione continua a crescere. Nel finale prova ad anticipare, ma senza successo. Tuttavia, chiude comunque bene la tappa portandosi a casa un quinto posto.
MIGUEL ANGEL LOPEZ (ASTANA) VOTO 7,5: Finalmente un bel superman, dopo le brutte prestazioni alla Route de l’Occitanie e sul Mont Ventoux. Chiude con un ottimo sesto posto che infonde fiducia in vista delle prossime tappe e del Tour de France.
DANI MARTINEZ (EF PRO CYCLING) VOTO 7,5: Ci aspettavamo Uran (4,5) o Higuita (caduto poco prima dell’imbocco del Col de Porte) e, invece, a tenere alto l’onore della EF è stato l’ex corridore dell’attuale Vini Zabù. Porta a casa un settimo posto inaspettato.
SEPP KUSS (JUMBO-VISMA) VOTO 7,5: A grande sorpresa si rivela il migliore dei Jumbo, ovviamente dopo Roglic, in salita. Si comporta da spalla perfetta del suo capitano nel finale e mette in mostra una condizione a dir poco eccellente.
MIKEL LANDA (BAHRAIN-MCLAREN) E RICHIE PORTE (TREK-SEGAFREDO) VOTO 6,5: Corsa parallela per i capitani di Bahrain e Trek, che avevano messo in mostra una buona condizione già nelle scorse settimane. Corrono ambedue di rimessa e portano a casa una top-10 senza infamia e senza lode.
EGAN BERNAL (INEOS) VOTO 6: Resta coi migliori nel finale e prova anche la stoccata, ma Roglic non gli lascia un metro e lo stacca con apparente facilità. La gamba c’è, ma, probabilmente, lui e la squadra dovrebbero interpretare la gara in modo diverso.
TADEJ POGACAR (UAE TEAM EMIRATES) VOTO 5: Il grande sconfitto di giornata. Si stacca nel finale e perde oltre un minuto da Roglic. A sua discolpa dobbiamo dire che, prima di questo Delfinato, non faceva una corsa a tappe da febbraio.
TEAM INEOS VOTO 5: Vogliono dare una prova di forza, ma la cosa non gli riesce benissimo. Chris Froome (4) si stacca ancora prima di iniziare a tirare, mentre Pavel Sivakov (5) non appare brillante come alla Route de l’Occitanie. Trovano un buon apporto da parte di Geraint Thomas, Johnatan Castroviejo e Michal Kwiatkowski (6 a tutti e tre), ma nel finale, nonostante la giornata no di Dumoulin e Kruijswijk, Bernal resta solo contro due Jumbo.
TOM DUMOULIN & STEVEN KRUIJSWIJK (JUMBO-VISMA) VOTO 5: Ambedue sembrano meno pimpanti rispetto a quanto visto pochi giorni fa al Tour de l’Ain e si staccano entrambi dai più forti. Dumoulin si difende un filo meglio chiudendo con 10″ di vantaggio sul compagno, ma di questo passo, alla Grande Boucle, rischiano di dover lavorare da subito o quasi per Roglic. Urge una crescita.
ALEJANDRO VALVERDE (MOVISTAR) VOTO 5: Prova a restare coi migliori, ma a metà scalata deve cedere e arriva dietro ad altri venti corridori. Dopo quasi vent’anni di onorata carriera sembra essere iniziato il declino di Alejandro Valverde.
ADAM YATES (MITCHELTON-SCOTT) VOTO 4: Che fine ha fatto lo scalatore che schiantava Pogacar in salita all’UAE Tour? Deve crescere molto per essere competitivo al Tour de France, ma alla Grande Boucle manca davvero poco.
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luca.saugo@oasport.it
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Foto: Valerio Origo