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Giro dell’Emilia 2020, le pagelle: Vlasov non si ferma più. Bagioli e Almeida quasi perfetti

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Alexander Vlasov vince il Giro dell’Emilia 2020. Per il russo si tratta della seconda affermazione in questo post pausa dopo il trionfo sul Mont Ventoux. Il vincitore del Giro d’Italia U23 2018 sta vivendo un momento di forma eccelso, in cui gli riesce tutto semplice. Oggi la Deceuninck-Quick Step aveva corso in maniera impeccabile sfruttando le due punte Joao Almeida e Andrea Bagioli. Tuttavia, il russo, con una prova di forza incredibile sull’ultimo passaggio sul San Luca, è riuscito a vanificare gli sforzi avversari. Di seguito andiamo a a dare i voti ai protagonisti della gara con le nostre pagelle.

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LE PAGELLE DEL GIRO DELL’EMILIA 2020

ALEXANDER VLASOV (ASTANA) VOTO 10: Il russo quando attacca il numero alla schiena non lo fa mai per caso. Oggi, poi, la sua rimonta su Almeida è stata a dir poco meravigliosa. Il portoghese aveva fatto tutto bene e nel finale aveva ancora benzina, ma Vlasov è stato semplicemente troppo forte.

JOAO ALMEIDA (DECEUNINCK-QUICK STEP) VOTO 9,5: Deve accontentarsi nuovamente di un secondo posto alle spalle di Vlasov come al Giro d’Italia U23 2018. Ha poco da rimproverarsi, ha corso in maniera impeccabile e coraggiosa. La vittoria arriverà.

ANDREA BAGIOLI (DECEUNINCK-QUICK STEP) VOTO 9: Fa quello che deve fare sul San Luca francobollandosi alla ruota di Vlasov per proteggere l’azione di Almeida. Purtroppo per lui, però, non ne ha avuta abbastanza per reggere a lungo l’azione debordante del russo. Ad ogni modo, sforna un’altra grande prestazione dopo quella nella prima tappa dell’Ain e conquista la top-5. Di questo passo i suoi numeri non faranno più notizia nei prossimi mesi.

DIEGO ULISSI (UAE TEAM EMIRATES) VOTO 8: Oggi non gli si può rinfacciare nulla. Deve correre da isolato nel finale, mentre Trek e Astana avevano più uomini, e non può far altro che agire di rimessa. Porta a casa un bel terzo posto che, dato come si era messa la gara nel finale, era il massimo a cui poteva ambire.

GIOVANNI VISCONTI (VINI ZABU’-KTM) VOTO 8: Va in fuga dal mattino, mette in atto una tattica perfetta col compagno Garosio (7,5) e porta a casa una bella top-10. Gli anni passano, ma la classe è quella di sempre.

EDWARD DUNBAR (INEOS) VOTO 7,5: Un po’ come Ulissi, non può far altro che correre di rimessa e ritenersi soddisfatto del piazzamento colto, un bel quarto posto.

JAKOB FUGLSANG (ASTANA) VOTO 7: Meno brillante rispetto al Lombardia, ma è bravo a coprire l’azione di Vlasov nel finale. Sabato finalizzatore, oggi regista. E comunque un bel sesto posto lo coglie.

VINCENZO NIBALI (TREK-SEGAFREDO) VOTO 6,5: Sul San Luca, nel finale, gli si spegne un po’ la luce. Arriva un settimo posto senza infamia e senza lode. E’ un buon Nibali, ma ancora lontano da quello dei giorni migliori.

GIULIO CICCONE (TREK-SEGAFREDO) VOTO 6: Un passo indietro rispetto al Giro di Lombardia. Chiude ottavo, ma molto lontano da chi gli arriva davanti.

TREK-SEGAFREDO VOTO 5: Come al Lombardia, anche al Giro dell’Emilia la Trek non riesce a sfruttare a dovere la superiorità numerica. Piazzano tre uomini tra i primi dieci, ma nessuno tra i primi cinque.

GIANNI MOSCON (INEOS) VOTO 4,5: Dopo il buon Giro del Piemonte, Gianni torna subito nell’anonimato. Così non ci siamo, deve trovare il modo di tornare il corridore ammirato tra il 2017 e il 2018.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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