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Ciclismo

Giro dell’Emilia 2020: trionfa Aleksandr Vlasov, terza piazza per Diego Ulissi

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Parla russo l’edizione numero 103 del Giro dell’Emilia. La spettacolare corsa che si è conclusa come di consueto nel mitico scenario del Santuario del San Luca, a 199,7 chilometri dalla partenza di Casalecchio di Reno, ha visto esaltarsi Aleksandr Vlasov: splendida l’azione dell’uomo dell’Astana che in solitaria si è lanciato verso il trionfo.

Una prima ora di gara corsa a velocità altissime, nella quale non si è formata la fuga giusta che è andata via dopo circa 50 km. Otto uomini al comando: Danilo Wyss (NTT Pro Cycling), Giovanni Visconti e Andrea Garosio (Vini Zabu KTM), Philipp Walsleben (Alpecin – Finix), Manuel Senni (Bardiani CSF Faizanè), Felix Dopchie (Bingoal WB), Oscar Quiroz (Colombia Tierra de Atletas) e Dario Puccioni (Work Service Dinatek Vega). Il gruppo, guidato dall’Astana, ha lasciato un margine molto ampio agli attaccanti: oltre 6′ fino all’entrata nel circuito del San Luca, da percorrere quattro volte.

Davanti si è mossa la coppia della Vini Zabù KTM formata da Visconti e Garosio, nel plotone invece i migliori hanno iniziato a fare la differenza. Dopo una prima scalata tranquilla, nella terzultima la Deceuninck Quick-Step si è mossa prima con Bagioli e poi con Joao Almeida che è andato all’attacco, raggiungendo e scavalcando in solitaria i fuggitivi. 

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Il plotone, formato da una decina di uomini tra i quali Jakob Fuglsang e Vincenzo NIbali, ha scollinato al suono della campana dell’ultimo giro a 35” dal portoghese, con Trek-Segafredo ed Astana a dettare il ritmo. Poco prima dell’ultimo chilometro, su pendenze micidiali, a sorpresa si è mosso Aleksandr Vlasov con alla ruota Andrea Bagioli: l’azzurro non è riuscito a tenere il passo dell’ex campione russo che nel giro di poche pedalate si è riportato sul battistrada, lanciandosi verso la vittoria. Beffa finale per Almeida, secondo sul traguardo, mentre terzo è giunto Diego Ulissi (UAE Emirates). Niente da fare per Nibali che non ha avuto il colpo di pedale giusto nella scalata conclusiva.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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