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Giro di Lombardia 2020: Alexander Vlasov non smette di incantare. Il russo è diventato una realtà

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Alexander Vlasov ha da sempre un rapporto speciale con l’Italia. Il russo, da U23, ha corso per ben tre anni, dal 2015 al 2017, tra le file di una squadra nostrana: la Viris Maserati. In seguito, durante la sua prima stagione in Gazprom, ha ottenuto il suo successo più prestigioso nella categoria conquistando la maglia rosa finale al Giro d’Italia U23. La sua consacrazione definitiva, dunque, non poteva che avvenire in una delle gare più prestigiose del Bel Paese quale il Giro di Lombardia.

Il terzo posto alla Classica delle Foglie Morte è un risultato che arriva da lontano. Alexander è da sempre noto come un grande lavoratore e sembra migliorare di gara in gara. Ogni volta che ha cambiato casacca, inoltre, ha elevato il suo rendimento. L’anno scorso, all’ultima stagione in maglia Gazprom, aveva già ottenuto diversi bei risultati tra i professionisti. Citiamo, ad esempio, il titolo nazionale russo, il terzo posto al Giro di Slovenia e il trionfo in cima al Kitzbüheler Horn al Giro d’Austria. Col passaggio in Astana, però, ha fatto il salto di qualità definitivo e, ora, studia per diventare uno dei migliori al mondo nel futuro prossimo.

Il 2020 era iniziato nel migliore dei modi con una vittoria di tappa e il secondo posto finale al Giro della Provenza ed è ripreso possibilmente ancora meglio con il podio alla Route de l’Occitanie, il trionfo sul Mont Ventoux, la quarta piazza al Piemonte e la terza al Lombardia. Al momento Alexander arriva nelle primissime posizioni ad ogni manifestazione a cui prende parte e non sembra voler rallentare nemmeno un po’.

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Adesso, il prossimo obiettivo è esordire in un grande giro. Magari proprio al Giro d’Italia, dove potrebbe nuovamente recitare il ruolo di luogotenente di Fuglsang. Alexander è forte in salita e si contraddistingue per il suo rendimento sempre costante. Quando vinse il Giro d’Italia U23, peraltro, gli ingredienti del suo successo furono soprattutto la solidità nell’arco dei dieci giorni di gara e l’acume tattico. Le qualità ideali per far bene in un Grand Tour già alla prima occasione.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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