Ciclismo

Giro di Lombardia 2020: tre azzurri in top10, ma all’Italia è mancato l’acuto

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Un azzurro tra i primi cinque, tre nella top-10, sei nei venti. La prestazione complessiva c’è stata, ma sono mancate le gambe ed un acuto all’Italia nel Giro di Lombardia 2020 che si è disputato oggi, occasionalmente, nel giorno di Ferragosto. I 231 chilometri da Bergamo a Como nella giornata odierna sono sembrati più duri addirittura del previsto, con distacchi ampissimi al traguardo.

Il migliore degli italiani è stato Giulio Ciccone, quinto all’arrivo nonostante tanto lavoro da gregario per il compagno di squadra alla Trek-Segafredo Bauke Mollema ed un problema meccanico sul finale. L’abruzzese ha disputato una prova più che positiva, è mancato però quel qualcosa in più per tenere il passo degli Astana (Fuglsang, poi vincitore, su tutti) sul Civiglio. Con Ciccone si è staccato anche Vincenzo Nibali, la speranza azzurra più importante in questa calda giornata: il siciliano, già due volte vincitore nella Classica delle Foglie Morte, ha accusato un crampo dopo il Muro di Sormano ed ha preferito mettersi a disposizione dei compagni, arrivando poi sesto.

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Ottava posizione per un Diego Ulissi sempre molto regolare, ma mai a livelli stratosferici: il toscano della UAE Emirates ha sofferto gli attacchi sul Muro di Sormano e poi si è limitato ad inseguire, accontentandosi (si fa per dire) di un piazzamento. Degne di nota sono anche le performance di Alessandro De Marchi, undicesimo, Dario Cataldo, sedicesimo, e Lorenzo Rota, diciottesimo.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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