Ciclismo
Giro di Lombardia, Vincenzo Nibali: “In questa fase c’è chi va più forte, devo accettarlo. Mi mancano corse nelle gambe
Vincenzo Nibali c’ha provato e ce l’ha messa tutta nel “suo” Giro di Lombardia (corsa che ha già vinto due volte in carriera) ma oggi non c’è stata storia. La vittoria è andata a Jakob Fuglsang ma la Trek-Segafredo ha giocato tutte le sue carte, fino all’attacco in discesa del siciliano nelle fasi cruciali. Lo Squalo dello Stretto, però, racconta al termine della corsa cosa non è andato nella Classica Monumento che si è conclusa a Comod: “Ho corso gli ultimi 50 chilometri con i crampi – spiega al sito ufficiale della Trek-Segafredo – Bauke Mollema e Giulio Ciccone stavano meglio di me e allora mi sono messo a loro disposizione. Il finale è stato complicato e condizionato. Non potevo più spingere come volevo. Sulla salita del Civiglio ho cercato di tenere un ritmo regolare, ma quando la gara è esplosa non potevo fare di più”.
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Nibali ha subito perso la coda dei primi, mentre Ciccone ha cercato coraggiosamente di prendere una ruota. Quando si è roso conto che non era possibile, ha aspettato Mollema e la coppia ha iniziato a lavorare insieme per arrivare al traguardo. “A livello di squadra il risultato è discreto. Certo, corriamo sempre per vincere, ma dobbiamo essere realistici e accettare l’andamento della gara odierna. Al momento ci sono ciclisti più brillanti in questa fase. Possiamo ritenerci soddisfatti perchè nel complesso la condizione migliora gara dopo gara. Abbiamo dimostrato solidità e ottimo lavoro di squadra. Ci mancano i giorni di gare nelle gambe e solo a quel punto potremo avere il salto di qualità”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Valerio Origo