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Golf, PGA Championship 2020: Dustin Johnson emerge da una scintillante leaderboard e comanda dopo il terzo round

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Al termine di un moving day grigio e ventoso all’Harding Park di San Francisco, gli dei del golf hanno voluto regalare ai fan una prima domenica Major di questo 2020 davvero intrigante sotto ogni punti di vista. Il PGA Championship 2020 avrà infatti domani una classifica molto corta e ricca di stelle pronte a dare la caccia al prestigiosissimoWanamaker Trophy e ai quasi due milioni di dollari di montepremi riservati al vincitore. Il leader è quello giusto, l’americano Dustin Johnson, che dopo un convincente 65 di giornata si è portato davanti da solo issandosi a -9 per il torneo. E poi ci sono i giovani padroni di casa affamati alle sue calcagna, Cameron Champ e Collin Morikawa, mister Major Brooks Koepka sempre in agguato, due vecchie volpi europee come Paul Casey e Justin Rose, un rinato Jason Day, il nuovo bad boy del Tour Bryson DeChambeau e la sorpresa che non può mai mancare nel grande oceano degli squali, Scottie Scheffler.

Difficilmente si poteva chiedere di più per questo primo grande finale del 2020 e per mille motivi sarà diverso da ogni altro. Il 36enne Johnson (21 vittorie in carriera sul PGA Tour ma con un solo Major in tasca, lo US Open 2016) ha l’ennesima grande chance di trovare spazio tra le leggende di questo sport, ma come la storia insegna egli è tristemente ricordato per le numerose battute d’arresto proprio nelle fasi finali dei grandi tornei che gli hanno pregiudicato la possibilità di avere delle statistiche decisamente migliori.

Come anticipato la guerra sarà aperta e sanguinosa. Scheffler (65 di giornata) e il baby bombardiere Champ (67) sono a una sola lunghezza dal leader, poi a -7 troviamo Koepka (69), Morikawa (65) e Paul Casey (68). A seguire le code del trio, per regalare ancora più profondità al branco dei contendenti, ci sono anche DeChambeau, Day, Rose, Tony Finau, Tommy Fleetwood e Daniel Berger (tutti a 6 sotto il par).

Crollato sotto la pressione il leader del secondo round il cinese Li Haotong, primo del suo Paese a figurare in testa a un Major in un qualsiasi giro ieri. Il venticinquenne di Hunan aveva iniziato mantenendo alta la pressione ma è incappato nella classica battuta d’arresto di Hardin Park alla 13, dove il suo tee shot è scomparso in un cipresso, sintomo di un doppio bogey inevitabile che ha completamente cambiato l’inerzia per le sue rimanenti buche, nelle quali sono arrivati altri due bogey che lo hanno rispedito a -5 in 13esima posizione.

Lo sfidante più pericoloso per Johnson potrebbe essere sempre lui, Brooks Koepka, campione in carica back to back di questo torneo e vero asso dei Major nelle ultime stagioni. Da non sottovalutare anche i due baby padroni di casa, Champ (25 anni) e Morikawa (23), certamente lì davanti non per un caso e con la determinazione e la spregiudicatezza negli occhi e nelle mani di chi è pronto a fare il colpaccio.

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: La Presse

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