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Golf, una sbalorditiva Sophia Popov trionfa all’AIG Women’s Open 2020. Senza carta sull’LPGA Tour, ora campionessa Major!

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Per il secondo anno consecutivo, l’AIG Women’s Open è terminato con il più insospettabile dei campioni. Il primo Major della stagione dell’ LPGA Tour 2020 è appena terminato infatti con la migliore conclusione per la favola della tedesca Sophia Popov, partita giovedì come numero 304 dell’ordine di merito mondiale ma rivelatasi fin dalle prime battute un exploit di lusso. 

Il torneo si è disputato sul prestigioso e storico campo del Royal Troon in Scozia che è stato sede dell’Open Championship maschile nel 2016 (vittoria dello svedese Henrik Stenson) e lo sarà nuovamente nel 2024. La passata stagione questo torneo era stato sede dell’esplosione della giapponese Hinako Shibuno, trionfatrice al primo evento disputato fuori dal proprio circuito di casa. Quest’anno la ventisettenne con doppio passaporto tedesco e statunitense (è infatti nata su suolo americano) ha fatto saltare la concorrenza, guadagnandosi in pochi giorni la gloria di una carriera che da oggi ripartirà in maniera totalmente differente. Popov, debuttante sul Tour nel 2015, aveva infatti perso la carta proprio la passata stagione dopo una sequenza di risultati infelici, ma naturalmente ne tornerà in pieno possesso con questo incredibile successo (non aveva mai vinto un LPGA, LET o Symetra Tour fino a qui) che le frutterà anche 675.000 dollari di montepremi, più di sei volte quanti ne aveva raccolti complessivamente in cinque anni di attività (108.000). 

Popov è stata meravigliosamente al comando fin dal giovedì, resistendo colpo su colpo agli attacchi delle più quotate rivali. La pressione in un quarto giro di un Major però è ben altra cosa, e quando alla prima buca di giornata la tedesca ha ceduto immediatamente un colpo (dopo il meraviglioso round bogey-free di ieri) tutti i fan del golf femminile sapevano esattamente a cosa si sarebbe andato in contro. E invece ancora una volta Popov ha stupito, reagendo immediatamente con tre imperiosi birdie nelle successive sei buche e rimettendo del margine tra sé e le inseguitrici. Clamorosamente la vittoria finale non è quasi mai stata davvero in discussione e con lo score di -7 (70,72, 67, 68) la ventisettenne è diventata una vincitrice Major, la prima tedesca di sempre a riuscirci. 

Le due avversarie principali in questa sfida sono state l’australiana Minjee Lee, numero otto del mondo, e la thailandese Jasmine Suwannapura, alla fine rispettivamente terza e seconda. Entrambe le giocatrici, appaiate questa mattina a -1 con tre colpi di distacco dalla leader, erano a loro volta a caccia del primo titolo Major in carriera ma naturalmente consapevoli di avere alle spalle un curriculum di tutt’altra caratura rispetto a Popov. Chi ha avuto le maggiori chance tra le due è stata l’asiatica, partita fortissimo con quattro birdie nelle front 9 e capace di avvicinarsi fino ai due colpi dalla testa. Purtroppo per Suwannapura però, l’inizio delle seconde nove si è rivelato problematico, con due brutti bogey alla 11 e alla 13 che ne hanno spazzato via le speranze di successo. Alla fine il round odierno è stato comunque un prestigioso -4 e con il complessivo score di -5 la thailandese (71, 72, 69, 67) si è ampiamente meritato il piazzamento d’onore. Più controllato invece l’avvio di giornata di Lee, mai capace di impensierire davvero Popov in questo round finale. Con il senno di poi è possibile ricondurre le ragioni della sua non vittoria a quel brutto 74 iniziale di giovedì, che ha compromesso il successivo cammino, positivamente portato a termine con tre giri da 69 colpi e dunque il -3 finale.

32esima posizione finale per la dominatrice del ranking femminile attuale, la statunitense Danielle Kang, che solo oggi ha mostrato lampi della classe di cui sicuramente è dotata (+8, 76, 74, 75, 67). Ancora peggiore, in questo strano weekend scozzese, la prestazione della numero 2 del mondo Nasa Hataoka, che ha terminato addirittura a +14 (74, 77, 75, 72).

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michele.brugnara@oasport.it

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Foto: LaPresse

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