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Inter-Siviglia, Finale Europa League 2020: nerazzurri a caccia del primo trofeo dal 2011, andalusi a un passo dal sesto trionfo nella “loro” coppa

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Quasi 12 mesi dopo l’esordio in campionato del 26 agosto 2019 contro il Lecce, l’Inter chiude ufficialmente questa sera la sua stagione agonistica con il match più importante degli ultimi nove anni in campo internazionale. Allo Stadio da Luz di Lisbona va in scena stasera la finale di Europa League 2020 tra Inter e Siviglia, un confronto assolutamente inedito in partite ufficiali. L’unica compagine italiana rimasta in gioco attualmente nelle coppe europee va a caccia di un successo molto importante e significativo, che regalerebbe al Bel Paese per la prima volta l’Europa League (prima del 2009 si chiamava Coppa Uefa) mettendo soprattutto un nuovo trofeo in bacheca dopo nove anni di digiuno (l’ultimo titolo risale alla Coppa Italia 2011). Dall’altra parte però c’è una squadra molto forte e con una tradizione estremamente positiva, potendo vantare sul record assoluto di cinque trionfi tra Europa League e Coppa Uefa senza aver mai perso una finale.

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I nerazzurri sono partiti quest’anno dalla fase a gironi della Champions League, impressionando positivamente dal punto di vista del gioco ma gettando alle ortiche la qualificazione agli ottavi (regalata di fatto al Borussia Dortmund) a causa di un’amara sconfitta rimediata in casa all’ultimo turno contro le riserve di un Barcellona già certo del primato nel Gruppo F. Il terzo posto finale in classifica davanti allo Slavia Praga ha consentito all’Inter di essere ripescata ai sedicesimi di Europa League, in cui si è sbarazzata con un doppio successo del modesto Ludogorets. Dopo oltre cinque mesi di attesa dal match di ritorno contro i bulgari, la banda di Antonio Conte ha poi proseguito il suo percorso nella ex Coppa Uefa a partire dal 5 agosto in Germania per l’ultima fase della manifestazione. Per arrivare in finale, i lombardi hanno sconfitto sempre ai regolamentari gli spagnoli del Getafe (2-0), i tedeschi del Bayer Leverkusen (2-1) e gli ucraini dello Shakhtar Donetsk (5-0).

Ecco un estratto delle dichiarazioni rilasciate dal tecnico interista Antonio Conte nella conferenza stampa della vigilia: “La gente si ricorda solo quando vinci le finali. Io da giocatore ne ho anche perse tante, eppure il pensiero va solo a quelle finite bene. Ecco: la storia la scrive chi vince, questo deve essere per noi una spinta in più per ottenere il massimo. Ci deve essere da parte nostra entusiasmo, abbiamo fatto un percorso che servirà come esperienza ai calciatori anche per il futuro. Il Siviglia? È una squadra molto forte, ma la paura non fa parte del mio vocabolario e non deve essere presente neppure in quello dei calciatori. Abbiamo grande rispetto per il Siviglia e per la loro storia in questa competizione. Ma se siamo qui è perché abbiamo la nostre carte da giocarci“.

Cammino diverso invece per il Siviglia, che ha cominciato il suo percorso europeo direttamente nella fase a gironi di Europa League, chiudendo agevolmente in testa il Gruppo A davanti ad Apoel Nicosia, Qarabag e Dudelange con un bilancio di cinque vittorie ed una sola sconfitta, per giunta inutile (all’ultimo turno per 0-1 in Cipro). In seguito la formazione iberica ha però dovuto soffrire oltremodo ai sedicesimi di finale per avere la meglio sul modesto Cluj Napoca, passando il turno dopo due pareggi (1-1 in trasferta, 0-0 in casa) grazie alla regola del maggior numero di reti in trasferta. L’ultima fase della manifestazione, che si è giocata integralmente in Germania a porte chiuse ad agosto, ha visto poi gli spagnoli eliminare nell’ordine la Roma (2-0), il Wolverampton (1-0) ed il favorito Manchester United (2-1) per guadagnarsi un posto in finale. Il giudizio complessivo della stagione è comunque positivo a prescindere dal risultato della sfida odierna, considerando anche il quarto posto in Liga e di conseguenza la qualificazione diretta alla prossima Champions League.

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Di seguito le parole della vigilia rilasciate dall’allenatore spagnolo Julen Lopetegui in conferenza: “L’Inter è forte, ma so che faremo una grande partita. Non faremo l’errore di non rispettarli, loro sono una squadra da Champions. Vogliamo essere una squadra riconoscibile. Siamo consapevoli che ogni dettaglio in una finale fa la differenza, ovviamente succede in tutte le partite. Noi faremo quello che facciamo sempre. Siamo concentrati e cercheremo di dare una risposta di squadra. L’Inter è forte in tutti i sensi e con un allenatore di grande esperienza. Noi abbiamo l’ambizione e il sogno di fare una grande partita, dobbiamo concentrarci solo su questo e partire da qui. Ovviamente nel rispetto dell’avversario“.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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