Ciclismo
La Milano-Sanremo 2020 degli italiani: Vincenzo Nibali attacca, Giacomo Nizzolo e un 5° posto di prestigio
Non è arrivato il risultato che ci si aspettava. Un’Italia non del tutto convincente nella prima delle Classiche Monumento stagionali, la Milano-Sanremo. Un percorso che, salvo il capolavoro di Vincenzo Nibali nel 2018, ormai da anni non favorisce i corridori del Bel Paese: in casa azzurra è difficile trovare lo scattista di livello in grado di far la differenza sul Poggio e poi averne per una volata ristretta (un uomo dalle caratteristiche di Van Aert o Alaphilippe, i due campioni uscenti).
Gli azzurri oggi ci hanno provato, ma alla fine il migliore del lotto è stato un più che positivo Giacomo Nizzolo. Il lombardo, capitano della NTT, ha aspettato la volata (valida solo per i piazzamenti) e si è disimpegnato alla grande terminando terzo nel gruppo e quinto nella classifica finale, a dimostrazione di una condizione eccellente.
Non sono mancati gli attacchi in casa italiana, ma tutti vani. Il più atteso era quello di Vincenzo Nibali sul Poggio: lo Squalo ha lanciato a ripetizione i propri compagni di squadra per rendere la corsa più dura (prima Conci e Mosca, poi più volte Ciccone ed infine Brambilla), poi si è messo in proprio, ma non ne ha avuta per contrastare le accelerazioni devastanti di Alaphilippe e Van Aert. Meno attivi rispetto alla Strade Bianche invece Davide Formolo ed Alberto Bettiol, che hanno chiuso nel primo gruppo senza riuscire a fare la differenza.
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Ci si aspettava molto dai velocisti italiani, ma per un motivo o per l’altro sono mancati all’appuntamento. Elia Viviani e Sonny Colbrelli (colpito dai crampi) non ce l’hanno fatta a scollinare il Poggio con il gruppo dei migliori, Niccolò Bonifazio si è staccato poco prima, mentre Matteo Trentin è stato sfortunato protagonista di una caduta ad 80km dall’arrivo, essendo costretto al ritiro.
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Lapresse