Masters 1000 Cincinnati 2020: Djokovic-Raonic, la finale tra gli opposti e un’occasione per il canadese

Potrebbe essere un’occasione forse irripetibile, quella che Milos Raonic avrà oggi nella finale del Masters 1000 di Cincinnati in corso di svolgimento a New York. E’ vero che il canadese affronta Novak Djokovic, ma il serbo forse mai come ora ha un margine di vulnerabilità per il potente servitore della foglia d’acero.

Djokovic, infatti, ieri ha faticato tantissimo per battere Roberto Bautista Agut: sono servite tre ore per estromettere lo spagnolo dal torneo, e c’è da credere che un riposo di un giorno difficilmente potrà essere sufficiente al numero 1 del mondo per poter recuperare appieno le energie. Una situazione, questa, tipica dei tornei che si chiudono nell’arco di una settimana, con tante partite in fila. Si è trattato del primo vero momento di sofferenza per lui, considerando che il resto del torneo gli era andato particolarmente bene, con gli avversari regolati in assoluta tranquillità. Sarà, quella di oggi, una prova per vedere in che modo il serbo si giostrerà in questa situazione, peraltro proprio a ridosso dello Slam che ha vinto tre volte.

Per Raonic, l’occasione è quella di poter battere, per la prima volta, un avversario che nei dieci precedenti mai è riuscito a sconfiggere. Due volte ci era andato vicino, una delle quali al Foro Italico di Roma nel 2014, in semifinale, ma spesso e volentieri non è mai riuscito ad andare al di là dei tie-break. Lui il pericolo l’ha già vissuto, con il serbo Filip Krajinovic ai quarti, salvando match point. Ha ripetuto il colpo gobbo con il greco Stefanos Tsitsipas, in generale ha dimostrato di essere in ottimo stato. Forse in pochi se l’aspettavano davvero, ma adesso potrebbe davvero essere giunto il momento di un ritorno in grande stile di un giocatore del quale in molti hanno sottovalutato le capacità tecniche oltre al servizio.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse