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Matteo Berrettini, esordio vincente col brivido al Masters 1000 Cincinnati 2020. Emil Ruusuvuori sconfitto in tre set di battaglia
Là dove in diversi tra i big inciampano, al ritorno in campo in una partita ufficiale, Matteo Berrettini sopravvive e supera l’esordio (effettuato direttamente al secondo turno) del Masters 1000 di Cincinnati (a New York) sconfiggendo il complicato finlandese Emil Ruusuvuori per 6-4 6-7(3) 7-5. L’azzurro, che riesce a farcela al sesto match point, mostra ancora una volta una sua brillante caratteristica, che è quella di non mollare quando la situazione volge verso lidi a lui non favorevoli. Guadagnerà in ogni caso punti in classifica, poiché l’anno scorso si era fermato al primo turno. Nemmeno 24 ore e ci sarà la sfida con il gigante americano Reilly Opelka, che ha sconfitto l’argentino e numero 9 del seeding Diego Schwartzman.
Berrettini subito riesce a procurarsi quattro palle break: in tre di esse è bravo l’allievo dell’italiano Federico Ricci a usare bene la prima, mentre soltanto in un’occasione l’azzurro potrebbe far di più. Subito dopo è l’azzurro ad annullare, bene, due chance dello 0-2 a favore del finlandese, per poi procurarsene senza riuscire a sfruttarla un’altra per il 2-1 e servizio. Il momento del sorpasso, però, per il romano arriva presto: nel quinto game, un bello slice di rovescio obbliga Ruusuvuori a giocare il colpo omologo in maniera peggiore, regalando il break del 3-2. Berrettini, che rischia anche di involarsi fino al 6-2 a un certo punto, non ha nessuna difficoltà a controllare il suo avversario e a chiudere per 6-4 il primo set.
Il secondo parziale, nella sostanza, vive su un unico momento topico, quello del quinto gioco: una splendida prestazione in risposta del romano gli consente di andare sul 3-2 e di poter controllare ogni volta. Berrettini approfitta del fatto che Ruusuvuori, contro il suo stile di gioco, non riesca ad avere (ad oggi) particolari armi, costringendolo sempre ad avere quell’attimo di ritardo fatale. Sul 5-4 il numero 1 d’Italia ha un match point, annullato però da una gran risposta del finlandese (con tanto di ace sulla prima vanificato dal nastro), poi perde la prima e anche la battuta, restituendo il break di vantaggio. Si arriva così al tie-break, che Ruusuvuori domina fino al 5-1 e poi chiude sul 7-3, allungando così il match.
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Il terzo parziale si trasforma in una battaglia, con gli scambi che diventano più intensi, lunghi e lottati, anche se per larghi tratti i game non vivono, a livello di punteggio, sull’incertezza. Berrettini si ritrova a dover fronteggiare una pericolosissima palla break sul 4-4 30-40, facendo buon uso della prima per togliersi dai guai. Sul 5-4 arrivano altri quattro match point, ma Ruusuvuori si dimostra di nuovo bravo e anche con un po’ di fortuna che, di nuovo, è dalla sua parte, dato che in un’occasione colpisce nastro e riga in successione. Sul 6-5 arriva la sesta chance per chiudere, ed è quella buona, visto che l’azzurro sfrutta un dritto in rete del finnico per volare al terzo turno.
Nei 224 punti giocati in questo match risaltano i 15 ace di Berrettini, di cui 9 nel secondo set e gli altri ugualmente distribuiti tra primo e terzo. L’azzurro riesce a innalzare il livello della propria prima nel parziale decisivo, passando da sotto il 50% al 73%, con Ruusuvuori più incisivo nel secondo set (soprattutto nel finale) e nel terzo.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: Matchfotos.de / Shutterstock.com