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Milano-Sanremo 2020: il borsino dei favoriti dopo le Strade Bianche. Van Aert in pole, ma guai a dare per spacciati van der Poel e Alaphilippe

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Con il trionfo alla Strade Bianche 2020, Wout Van Aert si è preso anche la pole position nell’immaginaria griglia di partenza dei favoriti della prossima Milano-Sanremo. D’altronde non solo il fiammingo gode, come abbiamo visto ieri, di una condizione straordinaria, ma ha anche le caratteristiche necessarie per poter vincere la Classicissima sia in caso di volata di gruppo che in caso di arrivo di un gruppetto che si stacca sul Poggio. L’anno scorso Van Aert era davanti dopo l’attacco di Alaphilippe sull’erta simbolo della manifestazione che storicamente apre la stagione delle grandi gare in linea e, rispetto ad allora, è migliorato anche allo sprint, come certificano le vittorie ottenute, in arrivi a ranghi compatti, al Giro del Delfinato e al Tour de France del 2019.

Wout potrebbe soffrire un po’ le volate lanciate a basse velocità, d’altro canto l’anno scorso è stato battuto da Stybar ad Harelbeke, ma sembrerebbe star vivendo uno di quei momenti di tremenda fiducia in cui un atleta riesce a superare i suoi limiti. Dalla Strade Bianche, inoltre, è uscito particolarmente bene anche Maximilian Schachmann, un altro di quelli che potrebbero infiammare la gara sul Poggio e che hanno mille modi per vincere. Il teutonico, infatti, non è fermo in uno sprint di pochi uomini, ma ha anche la tenuta necessaria per provare a trionfare con l’azione da finisseur.

Calano le quotazioni di Mathieu van der Poel e Julian Alaphilippe, invece. Guai, però, a dare questi due per spacciati. Dietro alle loro debacle ci sono motivi che esulano dalla mera condizione. Il neerlandese è stato vittima di una foratura in una fase chiave della gara, proprio prima di Monte Sante Marie. Inoltre, lui storicamente ha bisogno di un po’ di tempo, quando ritorna da un ritiro in altura, per entrare a pieno regime. Non a caso, inizialmente, aveva in programma di fare il Sibiu Cycling Tour prima della Strade Bianche. La sua gara sugli sterrati senesi ha ricordato quella dell’anno scorso in mountain bike a Les Gets. In quell’occasione, il figlio d’arte, tornato in bici dopo quasi due mesi di stop, arrivò solo 16esimo, a 3’13” dal vincitore Nino Schurter. Nelle settimane successive, però, ha vinto tutte le manifestazioni di cross country da lui disputate, vale a dire i Campionati Europei e le tappe di Coppa del Mondo di Val di Sole e Lenzerheide. Per quanto concerne il campione in carica della Classicissima, invece, basta dire che sabato prima è caduto e, in seguito, stante quanto riporta lui su Twitter, ha forato sei volte. Chiaramente alla Sanremo la musica sarà diversa.

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Appare alquanto improbabile, risultati della Strade Bianche alla mano, vedere Peter Sagan trionfare in Via Roma. Lo slovacco non solo non ha le attenuanti degli sfortunati van der Poel e Alaphilippe, ma, al contrario di questi due, non ha nemmeno portato a termine la semiclassica senese. Chi l’ha conclusa, però nelle retrovie, è Philippe Gilbert. Sentenziare sul vallone, tuttavia, è sconsigliato. L’iridato di Valkenburg 2012 ha ormai 38 anni e gestisce, giustamente, le energie in maniera diversa rispetto ai colleghi più giovani, risparmiandosi in talune occasioni per conservare la benzina in vista degli appuntamenti più prestigiosi. L’anno scorso, prima della Roubaix, si fece vedere molto poco. Ma nella Regina delle Classiche era il più forte di tutti.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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