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Milano-Sanremo 2020: non è più una Classicissima per sprinter. Ultima volata nel 2016: pesano le squadre ridotte

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Erik Zabel, Mario Cipollini, Oscar Freire, Alessandro Petacchi e Mark Cavendish. Praticamente tutti i più forti velocisti degli ultimi trent’anni sono riusciti a trionfare in Via Roma. Con il passare delle stagioni però una sostanziale novità: la Milano-Sanremo non è più una corsa per sprinter. Andando infatti a guardare l’albo d’oro l’ultima volata di gruppo risale addirittura al 2016, quando ad imporsi fu Arnaud Démare.

Partiamo con un presupposto: l’edizione di quest’anno fa davvero poco testo. Lo sconvolgimento dovuto alla pandemia che è scoppiata in primavera infatti ha fatto sì che la Milano-Sanremo 2020 fosse completamente diversa da tutte le altre. Classicissima di Primavera che, per ovviare alle numerose difficoltà in chiave calendario, si è svolta in piena estate. Poi il cambio di programma all’ultimo minuto con il percorso modificato quasi interamente (a parte il finale) e la modifica nella startlist, con le squadre al via con sei corridori ognuna.

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Proprio quest’ultima novità, molto probabilmente, ha influito sul non ricongiungimento del gruppo con l’attacco di Wout van Aert (poi meritatamente vincitore davanti a Julian Alaphilippe) partito sul Poggio. Viste le poche unità per compagine, i gregari a disposizioni dei velocisti negli ultimi chilometri erano pochi o nulli, andando a favorire così la collaborazione dei due al comando.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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