Moto3, GP di Stiria 2020: tutti contro Albert Arenas, attenzione ai limiti della pista

Con ancora in mente le emozioni del GP d’Austria, i giovani centauri della Moto3 si preparano per affrontare il sesto round della stagione: il GP della Stiria. La location dell’evento è ancora una volta il Red Bull Ring, cambia solo la denominazione della manifestazione.

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L’uomo da battere è senza dubbio lo spagnolo Albert Arenas. Il leader del campionato con quattro podi all’attivo e tre vittorie, l’ultima delle quali settimana scorsa, è il principale candidato al successo a Zeltweg. Nell’ultimo week-end l’alfiere di casa Aspar ha condotto una gara perfetta in cui è sempre rimasto tra i primi cinque della graduatoria.

Sono gli italiani che hanno deluso nell’ultima sfida. Celestino Vietti ed Andrea Miglio, alfieri di casa Sky, hanno sfiorato il podio, mentre Tony Arbolino (Team Snipers) e Dennis Foggia (Leopard Racing) hanno deluso le attese. In questo week-end ci si attende una conferma da parte dello spagnolo Jaume Masia (Leopard Racing) e del britannico John McPhee (Sprinta Racing), entrambi a podio nell’ultima gara, ma per ora mai a segno nel campionato.

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Oltre all’importanza del gioco delle scie, non dimentichiamoci dei limiti del tracciato. L’abuso dei track limit ha portato la direzione gara ad infliggere diverse sanzioni nel post gara e di conseguenza a modificare la classifica. Ricordiamo infatti che, qualsiasi pilota passi con le due ruote fuori dal cordolo perde automaticamente il giro durante le qualifiche, mentre in gara, un’infrazione ripetuta, è punita con il ‘Long Lap Penality’.

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Foto: Valerio Origo