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MotoGP, Andrea Dovizioso e Maverick Vinales: una gara da assolute comparse

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Andrea Dovizioso e Maverick Vinales escono dal circuito di Brno con musi davvero lunghissimi e morale letteralmente sotto i tacchi. I motivi sono simili, ma anche differenti l’uno dall’altro. Non cambia solamente il risultato. Entrambi confidavano in un fine settimana di ben altro livello per quel che riguarda il Gran Premio della Repubblica Ceca 2020 della MotoGP, ma hanno mancato l’obiettivo in maniera clamorosa e fragorosa. Tutto quello che non avrebbero mai voluto. Andiamo con ordine, in rigoroso ordine alfabetico.

Andrea Dovizioso, dopo il non semplice avvio di Jerez de la Frontera, confidava in maniera particolare sul trittico composto da Brno e Red Bull Ring (dove si correranno i Gran Premi di Austria e Stiria) per rilanciarsi in chiave titolo, ma il primo appuntamento è stato uno dei suoi peggiori fine settimana di tutti i tempi. Già fuori ieri nella Q1 ieri in qualifica, diciottesimo in griglia e oggi solamente undicesimo al traguardo. Un risultato davvero negativo al termine di una prova anonima, senza mezzi termini. La sua GP20 proprio non va nella sua direzione e, come se non bastasse, le discussioni all’interno del team di Borgo Panigale, con un rinnovo di contratto che continua ad allontanarsi, aumentano le difficoltà. Il romagnolo non si poteva certo immaginare un avvio di Mondiale 2020 di questo livello, voleva essere protagonista ma, per il momento, è costretto a lottare per entrare nella top10 quasi da separato in casa.

Discorso sostanzialmente simile anche per Maverick Vinales che oggi ha fatto molto peggio rispetto a “Desmo Dovi”. Dopo un avvio tutto sommato sufficiente, infatti, lo spagnolo è sparito. Ha perso terreno e secondi giro dopo giro, concludendo quattordicesimo quasi a 20 secondi da Brad Binder, non certamente Marc Marquez. Già, il campione del mondo. Il grande assente di questo primo scorcio di stagione. La chance che tutti stanno provando a sfruttare. Ci sta riuscendo Fabio Quartararo, leader della classifica, mentre il portacolori del team Yamaha ufficiale sta pagando a caro prezzo le pressione. Dopo stagioni nelle quali, per un motivo o per un altro, poteva sempre svicolare. Quest’anno non poteva più nascondersi. La lotta per il titolo doveva vederlo protagonista, già prima del ko del Cabroncito. Figuriamoci ora. Le due scoppole ricevute a Jerez hanno iniziato a minare il suo morale, il disastro di oggi ha sicuramente peggiorato la situazione. Il nativo di Figueres in Catalogna sa che ora è già con le spalle al muro. La doppietta del Red Bull Ring potrebbe significare molto già per l’intera annata.

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Foto: Hazrin CRIC / Shutterstock.com

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