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MotoGP, GP Austria 2020: analisi della gara. Dovizioso, risposta mondiale e a Ducati, Valentino Rossi miracolato salva l’onore Yamaha

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Sono diversi gli spunti che il GP d’Austria, quarta prova del Mondiale 2020 di MotoGP, ci ha offerto. In primis Franco Morbidelli e il francese Johann Zarco possono davvero ritenersi fortunati: la dinamica paurosa dell’incidente in curva 3 è quasi un miracolo che non abbia causato danni seri. Sì, perché quella moto impazzita ha fatto venire i brividi a tutti i due della Yamaha: Maverick Vinales e soprattutto Valentino Rossi hanno rischiato grosso.

Miracolato, quindi, Valentino nel non essere coinvolto in quell’episodio così negativo. Nello stesso tempo a Iwata un “grazie” al “Dottore” lo devono concedere perché la quinta piazza, il migliore della truppa nipponica su di un tracciato poco gradito, vale tanto per chi spesso è stato messo in discussione. Di fatto, la coppia del futuro ha deluso le attese: il leader della classifica Fabio Quartararo (ottavo) e Vinales (decimo) non hanno rubato l’occhio per usare un eufemismo. Il transalpino è stato autore di un errore nella prima frazione di questa gara poco prima della sospensione per il crash citato, mentre il Top Gun ha litigato forse con la frizione. Conclusione? Valentino ha tenuto alto il vessillo dei tre diapason. Rossi, infatti, ha fatto vedere un gran passo e non fosse stato per le problematiche legate al motore della M1 il podio non sarebbe stato una chimera. Parlare di propulsore porta a considerare la questione “valvole” che in Yamaha avrebbero voluto cambiare, ma da parte dei competitors sarebbe stato posto il veto. Vedremo…

Oggi però è la giornata di Andrea Dovizioso. Ieri l’annuncio dell’addio alla Ducati e poi la risposta del campione. Sì perché il forlivese lo è e l’ha voluto ricordare a tutti, ottenendo il successo n.3 a Spielberg e mettendo in mostra una guida precisa, puntuale, con una staccata poderosa. Il “nuovo che avanza” Jack Miller (terzo) si è dovuto inchinare e anche il sorprendente Joan Mir, con una Suzuki molto prestazionale, è stato costretto ad “accontentarsi” del primo podio in top-class. Con il “Dovi” di oggi c’era poco da fare ed è molto significativo centrare il bersaglio grosso davanti anche agli occhi di chi (forse) non ha creduto troppo al progetto tutto italiano. Chissà, forse il centauro della KTM, in casa della KTM, potrebbe essersi conquistato una certa attenzione dalla scuderia austriaca in crescita esponenziale.

Alla fine della fiera Quartararo conserva la vetta della classifica generale, ma i punti di vantaggio sul ducatista sono soltanto 11 e quindi la partita potrebbe davvero farsi interessante, con un Marc Marquez osservatore interessato quando rientrerà…

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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