MotoGP
MotoGP, GP Austria 2020: Andrea Dovizioso risorge, trionfa e riapre il Mondiale! Valentino Rossi chiude 5°
Il Gran Premio d’Austria, quarto atto del Mondiale 2020 di MotoGP, è passato agli archivi con la vittoria di Andrea Dovizioso, che ha preceduto Joan Mir e Jack Miller. Valentino Rossi si è classificato in quinta posizione dopo un’interruzione con la bandiera rossa.
L’incognita meteo viene subito spazzata via, poiché su Spielberg splende il sole. Allo spegnimento dei semafori le Ducati hanno un ottimo scatto. Così Jack Miller si pone al comando e Andrea Dovizioso si impossessa della seconda posizione. Alle loro spalle si pone la Ktm di Pol Espargarò. Le Yamaha di Maverick Viñales e Fabio Quartararo invece “escono dai blocchi” balbettando, ritrovandosi rispettivamente quinto e sesto, appena davanti a Franco Morbidelli e Valentino Rossi.
Nelle fasi iniziali le Ktm sono scatenate. Espargaro sorpassa prima Dovizioso e poi Miller, ponendosi al comando durante il sesto giro, mentre Miguel Oliveira e Brad Binder risalgono prepotentemente la china dalle retrovie. Contemporaneamente si verifica un clamoroso colpo di scena, poiché Quartararo finisce lungo allo Schlossgold, sprofondando in ultima posizione!
Tuttavia durante il nono passaggio viene esposta la bandiera rossa a causa di un bruttissimo incidente tra Johann Zarco e Franco Morbidelli, i quali entrano in contatto in piena velocità sul rettilineo che porta alla Remus Kurve durante un azzardato sorpasso effettuato dal francese ai danni del romano. I due finiscono a terra e le moto vengono distrutte, carambolando sull’asfalto in piena velocità, distruggendosi. Peraltro Valentino Rossi viene sfiorato dalla carcassa della Yamaha di Morbido.
La pista viene ripulita dai detriti e, da regolamento, viene formata una nuova griglia. La gara riparte con le posizioni al momento dell’interruzione, ovvero Espargarò P., Dovizioso, Miller, Mir, Oliveira, Viñales, Rossi, Rins, Binder, Espargarò A., Petrucci, Nakagami, Marquez A., Crutchlow, Smith, Lecuona, Bradl, Pirro, Rabat, Quartararo.
Alla ripartenza si assiste a un remake del primo start, poiché Miller si pone nuovamente al comando. Al contrario Viñales piomba in ultima posizione a causa di un non meglio identificato problema alla sua moto, mentre Quartararo prova a scalare la classifica. Nelle tornate seguenti il copione cambia rispetto a prima, poiché Pol Espargarò non incide come in precedenza, lasciando strada anche a Dovizioso per poi trovarsi in piena bagarre con le Suzuki di Alex Rins e Joan Mir.
Miller, che monta due gomme morbide, tenta di prendere il largo, ma la sua fuga è un fuoco di paglia. Dovizioso e Rins lo tengono nel mirino. Infatti l’italiano e lo spagnolo sorpassano l’australiano quando mancano undici giri al termine. Nel frattempo le Ktm fanno la frittata, poiché Oliveira abbatte Espargarò. A dieci tornate dalla conclusione Rins attacca Dovizioso alla Rauch Kurve, ma l’iberico scivola e finisce nella sabbia.
Così in testa restano in tre a lottare per la vittoria. Dovizioso, Miller e Mir. Il trentaquattrenne forlivese prende progressivamente il largo, assicurandosi il successo. Alle sue spalle l’australiano e l’iberico si scornano per la piazza d’onore. La spunta Mir, che approfitta al meglio di un errore di Miller proprio all’ultima curva.
Dunque, continua il monopolio della Ducati a Spielberg. La Casa di Borgo Panigale si impone per la quinta volta consecutiva su questa pista, la terza con Andrea Dovizioso, che dal canto suo torna al successo esattamente a un anno di distanza dall’ultima affermazione, peraltro proprio nel weekend in cui annuncia il suo divorzio. Primo podio della carriera in MotoGP per Joan Mir, mentre Miller si accontenta del terzo posto.
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La messe di ritiri tra le posizioni di vertice consente a Binder di chiudere quarto e a Valentino Rossi di concludere quinto. Fabio Quartararo risale sino all’ottava piazza, appena dietro a Danilo Petrucci, mentre Maverick Viñales si classifica mestamente decimo. Dunque, in campionato, Quartararo resta leader con 67 punti, ma Dovizioso si porta in seconda piazza a 56, avanzando la sua candidatura al titolo. Terzo è Viñales con 48, seguito da Binder a 41.
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Foto: Shutterstock