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MotoGP, GP Austria 2020: dove può arrivare Valentino Rossi? Il Dottore parte indietro, ma il passo gara…

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Valentino Rossi ha vissuto un sabato davvero agrodolce. Non essendosi classificato nella top10 delle tre sessioni di prove libere, è dovuto passare dalla pericolosissima Q1 che, a quanto si è visto, tale si è confermata. La battaglia con Johann Zarco e Danilo Petrucci si è risolta per una questione di millesimi, ma ha premiato il “Dottore” che, quindi, dopo una grande esultanza, ha potuto prendere parte alla Q2, che andava a definire le prime quattro file della griglia di partenza della gara di domani che, come sempre, prenderà il via alle ore 14.00. Negli ultimi 15 minuti, tuttavia, il nativo di Tavullia non è stato in grado di competere con i rivali, chiudendo mestamente in dodicesima e ultima posizione. Un altro sabato negativo per il nove volte campione del mondo? Non proprio. Andiamo a spiegare il perchè.

Leggendo la classifica finale delle qualifiche Valentino Rossi si presenta con un 1:23.995 (peggio di quanto fatto nella Q1 dato che aveva fatto segnare 1:23.891) ma quello che lo fa ben sperare è ciò che ha messo in mostra nel corso della quarta sessione di prove libere del Red Bull Ring. La mezzora disputata in assetto da gara ha visto il portacolori della Yamaha chiudere al secondo posto in 1:24.335 a 152 millesimi da Pol Espargarò che, con la sua KTM, è sicuramente uno dei grandi favoriti in vista del Gran Premio di domani.

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Il “Dottore”, dopo qualche sessione non brillantissima, ha cambiato marcia proprio al momento giusto. Quando ha montato la gomma media nuova al posteriore, poi, ha risalito rabbiosamente la classifica, dimostrando di avere nelle proprie corde un ritmo quanto mai interessante in vista della gara di domani. Come ben sappiamo la Yamaha soffre tantissimo sulla pista austriaca, specialmente a livello di velocità di punta, ma per il resto c’è, eccome. Sarà un lunghissimo duello tra KTM, Ducati e proprio Yamaha. E, nonostante lo storico su questo circuito, ci sarà anche Valentino Rossi, anche se il nove volte campione del mondo sa perfettamente che, senza una partenza perfetta, tutto si complicherà in maniera clamorosa, ricordando che senza la potenza del motore i sorpassi saranno davvero tutti da inventare. 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto:  Hazrin CRIC / Shutterstock.com

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