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MotoGP, GP Austria 2020: duello KTM-Ducati per la pole, sorpresa Suzuki e Yamaha costretta a rimontare. Incognita meteo

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Che la sfida abbia inizio. Sul circuito di Spielberg (Austria), sede del quarto round del Mondiale 2020 di MotoGP, ci attende un confronto per la pole-position molto tirato. Sulla pista “Stop&Ago” in Stiria Ducati e KTM sono le contendenti principali e, paradossalmente, entrambe hanno la volontà di difendere il proprio fortino.

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La Rossa, infatti, ha nella pista austriaca una specie di feudo: nei quattro appuntamenti che si sono tenuti su questo tracciato sono arrivate altrettante vittorie, con Andrea Dovizioso a segno in due circostanze (2017-2019). Le caratteristiche della D16 ben si fondano con quelle del circuito: accelerazione e precisione in frenata sono i requisiti richiesti e Ducati non ha mai deluso. La GP20 non si discosta dalla tradizione e quanto è emerso nel corso delle libere conforta soprattutto Dovizioso, reduce da un periodo molto difficile e con un futuro ancora tutto da chiarire in termini contrattuali. Il “Dovi” è quello che ha messo in mostra il passo gara migliore e quest’oggi la pole vorrebbe proprio giocarsela.

Attenzione però a chi vuol difendere il proprio territorio. L’austriaca KTM, infatti, ha tutte le qualità per confermarsi su valori importanti dopo lo straordinario risultato di Brno (Repubblica Ceca) e la vittoria del sudafricano Brad Binder. Pol Espargaró ha messo in mostra una velocità invidiabile in sella alla RC16, godendo di un feeling speciale con le gomme Michelin. Un aspetto importante non soltanto per il time-attack odierno, ma anche per la corsa domenicale nella quale la gestione delle mescole potrà fare la differenza su di una pista che richiede tanto in termini di precisione di staccata e di trazione.

In questo discorso la Suzuki potrebbe davvero stupire. Lo spagnolo Alex Rins è quello che soprattutto sul passo è stato tra i più costanti. L’iberico pare aver superato le difficoltà legate al suo infortunio post Jerez de la Frontera (Spagna) e in sella alla moto nipponica si trova alla perfezione. La GSX-RR, dotata di un grande telaio, offre a Rins l’opportunità di affrontare le curve in maniera particolare, salvando anche le mescole. Pertanto lo spagnolo dovrà essere osservato con attenzione.

E la Yamaha? Come si era detto in sede di presentazione, la M1 fa fatica. I difetti legati all’accelerazione e alla poca potenza del propulsore vengono esaltati dalle peculiarità del layout e per questo non stupiscono le complicanze vissute dal leader del campionato Fabio Quartararo, dal secondo in classifica Maverick Vinales e anche da Valentino Rossi. La decima, undicesima e tredicesima posizione del combinato parlano chiaro. Il solo Franco Morbidelli ha salvato un po’ l’onore di Iwata, piazzandosi in quinta posizione nella graduatoria citata.

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A questo proposito, critica la situazione di Valentino specialmente se dovesse piovere come accaduto ieri nel corso della FP2. Nel caso in cui, infatti, si dovesse girare nella FP3 con asfalto bagnato, automaticamente il “Dottore” si ritroverebbe relegato in Q1, complicando la gestione del time-attack. Pertanto Rossi, oltre che su di un aiuto dei tecnici nipponici, dovrà contare anche su un supporto dal cielo…e le previsioni non escludono eventuali scrosci in Stiria oggi.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Hazrin CRIC / Shutterstock.com

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