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MotoGP, GP Austria 2020: la Yamaha fatica a Zeltweg, la Ducati vola e la KTM può riprovarci

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La Ducati vola, la Yamaha fatica, la KTM risponde, la Honda è indecifrabile e la Suzuki c’è. Questo è sostanzialmente il quadro della situazione dopo le prove libere 1-2 del GP d’Austria 2020, quarta tappa del Mondiale MotoGP che va in scena al Red Bull Ring di Zeltweg. La Scuderia di Borgo Panigale ha vinto le ultime quattro edizioni su questo tracciato e oggi ha confermato di essere più veloci, di avere un top speed di lusso, di frenare brillantemente e di poter fare la differenza: Andrea Dovizioso, vincitore l’anno scorso, è rinato dopo due prove opache ed è secondo nella classifica combinata, facendo presagire buone cose per il resto del weekend; Johann Zarco è buon sesto dopo il podio di settimana scorsa a Brno, la sua Avintia è sul pezzo.

Le Rosse sono le favorite della vigilia, Dovizioso cercherà anche di ributtarsi nella lotta per il Mondiale e proverà a mettere in crisi le Yamaha. La scuderia di Iwata è poco brillante, soffre la mancanza della velocità di punta, fatica in frenata ma attenzione a dare per vinte le moto giapponesi: Valentino Rossi si è distinto sul passo gara anche se è soltanto 13mo nella classifica dei tempi, Franco Morbidelli è sesto, Fabio Quartararo (leader del Mondiale) è decimo, Maverick Vinales è undicesimo. Sono tutti molto vicini, basta poco per fare la differenza e il Dottore sembra essere fiducioso, anche se c’è ancora molto lavoro da fare.

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La KTM svetta in testa alla classifica dei tempi con Pol Espargarò, è molto veloce e può davvero confermarsi dopo l’exploit di settimana scorsa, anche se Brad Binder è nelle retrovie dopo il trionfo di Brno. La scuderia di casa ha i mezzi per potere brillare, sulla carta potrebbe battagliare alla pari con la Ducati in un Gran Premio dove le Suzuki di Alex Rins e Joan Mir potrebbero fungere da outsider. La Honda è ormai aggrappata soltanto a Takaaki Nakagami vista l’assenza di Marc Marquez ed è sempre più un oggetto del mistero.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Shutterstock

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