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MotoGP, GP Austria 2020: numeri, statistiche e curiosità. In MotoGP la Ducati è ancora imbattuta!

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Archiviata la tappa della Repubblica Ceca, il Motomondiale resta nella Mitteleuropa e si trasferisce a Zeltweg, dove è in programma un double header. Sul tracciato di Spielberg, domenica si correrà il Gran Premio d’Austria, una gara dalla storia decisamente meno ricca rispetto ad altri appuntamenti.

Infatti il GP austriaco venne inserito per la prima volta nel calendario iridato solo nel 1971. All’epoca si correva sul Salzburgring, un iconico tracciato costruito all’interno di una vallata nei pressi di Salisburgo. Per questa ragione la pista aveva un disegno decisamente oblungo e si inseriva in uno scenario alpino senza eguali nel panorama del motor sport. Cionondimeno, il rovescio della medaglia era rappresentato dalla pericolosità del circuito, privo di adeguate vie di fuga.

Dal 1971 al 1994, il Salzburgring ha ospitato ventidue edizioni del Gran Premio, mancando l’appuntamento solo due volte. Nel 1980 la gara era inserita in calendario, ma fu cancellata a causa di una nevicata! Invece nel 1992 l’evento non venne programmato, avvisaglia di quanto sarebbe avvenuto da lì a breve. Dopo il 1994, la pista del salisburghese non fu più ritenuta adeguata agli standard di sicurezza del Motomondiale, venendo abbandonata in favore del più moderno tracciato di Zeltweg.

Quest’ultima pista fu inserita in calendario nel 1996, ma dopo l’edizione del 1997 il Gran Premio d’Austria venne stralciato dal programma iridato a causa della scarsa risposta di pubblico. È così cominciato un “esilio” quasi ventennale. Il GP austriaco è infatti ritornato in calendario solo nel 2016, sempre a Spielberg.

TOP CLASS (500cc/MOTOGP)
Quando il Gran Premio di Austria ha fatto parte del motomondiale, la classe regina vi ha sempre corso. Dunque, quella di domenica sarà la 29ma edizione del GP per quanto riguarda la 500cc o la MotoGP.

Interessante notare come ben cinque piloti siano stati capaci di imporsi per 3 volte, mentre nessuno di loro abbia mai vinto in quattro occasioni. I membri del quintetto in grado di realizzare un tris di affermazioni sono Giacomo Agostini (1971, 1972, 1974), Kenny Roberts Sr. (1978, 1979, 1983), Eddie Lawson (1984, 1986, 1988),  Kevin Schwantz (1989, 1990, 1993) e Mick Doohan (1991, 1994, 1997).

Solamente un centauro attualmente in attività può vantare successi nel Gran Premio di Austria. Si tratta di Andrea Dovizioso, impostosi nel 2017 e nel 2019. Dunque, in linea teorica, il trentaquattrenne forlivese potrebbe aggiungersi alla folta schiera di chi è stato in grado di realizzare una tripletta.

I più perspicaci avranno già notato come le “vittorie consecutive” sono merce rara in questo contesto. Nessuno ha mai primeggiato per tre anni di fila, mentre due piloti hanno firmato un back-to-back. Si tratta di Agostini (1971, 1972) e Kenny Roberts Sr. (1978, 1979). Pertanto, in caso di successo, Dovizioso entrerebbe a sua volta in questo club ancora più esclusivo.

Peraltro per Dovi c’è un dato incoraggiante. La storia ci insegna che chi ha vinto due volte in Austria, poi ha sempre conquistato anche una terza affermazione!

GP AUSTRIA – VITTORIE TOP CLASS
3 – AGOSTINI Giacomo [ITA] (1971, 1972, 1974)
3 – ROBERTS Kenny Sr. [USA] (1978, 1979, 1983)
3 – LAWSON Eddie [USA] (1984, 1986, 1988)
3 – SCHWANTZ Kevin [USA] (1989, 1990, 1993)
3 – DOOHAN Mick [AUS] (1991, 1994, 1997)
2 – DOVIZIOSO Andrea [ITA] (2017, 2019)

Complessivamente sono sette i successi italiani nel GP d’Austria. A quelli già citati di Agostini e Dovizioso, si aggiungono quelli Franco Uncini (1982) e Andrea Iannone (2016).

Quanti sono, invece, i centauri in grado di vincere su due moto diverse? Ce l’hanno solo in due, ovvero Agostini (2 su MV Agusta, 1 su Yamaha) e Lawson (2 con Yamaha, 1 con Honda).

A proposito di costruttori, sinora nel Gran Premio di Austria hanno primeggiato cinque differenti Case. Interessante notare come, in questo contesto, vi sia grande equilibrio tra le moto giapponesi. Infatti qui comanda la Yamaha, con 8 vittorie, seguita a 7 da Honda e Suzuki. Sono invece 4 i successi della Ducati e 2 quelli della MV Agusta.

Attenzione però, perché il dato interessante è rappresentato dal fatto che le 4 affermazioni della Ducati sono tutte arrivate dal 2016 in avanti. Questo significa che da quando esiste la MotoGP, la Casa di Borgo Panigale è imbattuta sul tracciato di Spielberg! Peraltro, il filotto di quattro successi consecutivi rappresenta un record che nessuna altra marca è stata in grado di realizzare.

MOTO2
Da quando esiste la Moto2, nessun pilota è ancora stato in grado di primeggiare in più di un’occasione. I quattro successi sono stati raccolti da Johann Zarco (2016), Franco Morbidelli (2017), Francesco Bagnaia (2018) e Brad Binder (2019). Ciò significa che in questo 2020 avremo sicuramente un nuovo vincitore, poiché tutti i centauri citati gareggiano attualmente in MotoGP.

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MOTO3
In Moto3 invece c’è chi è riuscito a bissare una propria affermazione. Si tratta di Joan Mir, impostosi sia nel 2016 che nel 2017. A seguire hanno primeggiato anche Marco Bezzecchi (2018) e Romano Fenati (2019). Quest’ultimo è quindi l’unico pilota attualmente in attività nella categoria ad aver già tagliato per primo il traguardo del GP d’Austria.

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Foto: Valerio Origo

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