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MotoGP, il sabato negativo di Andrea Dovizioso. Rimonta possibile, ma KTM e Suzuki potrebbero scappare nei primi giri

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Si sono complicate le cose per Andrea Dovizioso in vista del GP di Stiria, quinto round del Mondiale 2020 di MotoGP. Il forlivese della Ducati ha concluso solo in nona piazza il time-attack, non trovando lo scatto utile che ci si sarebbe aspettati, distanziato di 269 millesimi dal poleman Pol Espargaró. Il ducatista, comunque, partirà in ottava casella per via della penalità del francese Johann Zarco (terzo) che scatterà dalla pit-lane per via dell’incidente di settimana scorsa sempre in Austria.

Un passo indietro per il centauro del Bel Paese? Sicuramente, su una pista che offre maggior grip, gli avversari sono saliti di tono e soprattutto con le gomme morbide hanno fatto la differenza. La KTM ha festeggiato infatti la prima pole-positon in top-class, con lo spagnolo Espargaró che anch’egli si è tolto la soddisfazione di centrare la p.1 per la prima volta. Dato interessante è che la squadra di Mattighofen sia il primo costruttore non giapponese o italiano in pole dal 2002, quando Jeremy McWilliams portò la PROTON KR in pole a Phillip Island (Australia). Nella giornata dunque delle prime firme il “Dovi” dovrà riflettere sulla strategia di corsa.

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Il passo messo in mostra nel corso delle libere è stato buono (sull’1’24″5/6), ma è chiaro che partire così arretrato con gli avversari che possono scappare è un’insidia. Si è detto della scuderia austriaca, ma attenzione anche alla Suzuki con l’iberico Joan Mir, per la prima volta sul podio a Spielberg nella classe regina la settimana scorsa, molto veloce soprattutto nel secondo e nel terzo settore. La moto nipponica, infatti, sa interpretare molto bene le Michelin e questo potrebbe dare delle opportunità al campione del mondo della Moto2 2017, oltre che al connazionale Alex Rins. In chiave iridata, le problematiche della Yamaha possono confortare Dovizioso, ma in questa tappa centrare il bersaglio grosso è d’obbligo nella ricorsa mondiale, pensando ad altri circuiti sui quali la D16 soffrirà.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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