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MotoGP, Joan Mir: “Le cadute ti rendono più forte. Il Mondiale è aperto, stiamo osando tutti un po’ di più”

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Una buona giornata per Joan Mir, che ha cominciato in maniera positiva il weekend del GP di Repubblica Ceca 2020, terzo round del Mondiale 2020 di MotoGP. Il pilota della Suzuki ha piazzato il secondo miglior tempo nella FP1, mentre ha chiuso sesto la FP2 con il crono di 1’56”876.

Lo spagnolo non ha dunque patito l’impatto con il circuito di Brno, dove l’anno scorso fu protagonista di una terribile caduta: “Questo è il mio lavoro, non penso al fatto che sono caduto qui a 300 all’ora. Se lo facessi andrei sicuramente più piano ma, visto che devo attraversare quel punto tante volte durante il weekend, è meglio non pensarci. Queste cose non mi hanno mai influenzato e non credo che lo faranno in futuro. Le cadute ti rendono più forte.

Riguardo alla pista di Brno: Ogni anno la pista peggiora, diventa sempre più difficile guidare qui. La MotoGP è rigida e con i dossi diventa difficile, si arriva a perdere la ruota anteriore. Ma le buche sono per tutti, devi evitarle. La verità è che c’è sempre meno grip e più buche. Da parte mia la Suzuki si comporta bene, non siamo avvantaggiati, ma mi diverto e, sebbene mi diano fastidio, non mi mettono paura”.

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Sul fatto che i piloti stiano rischiando più del dovuto, Mir la pensa così: È chiaro che tutti ci giochiamo molto, tutti vogliamo migliorare. Vediamo il Mondiale molto aperto e questo ti fa spingere sempre un po’ di più, ma personalmente penso che influenzi anche il fatto che siamo stati rinchiusi a casa per molto tempo. Ci hanno aperto le porte e ora vogliamo metterci in gioco per davvero. La calma deve essere mantenuta: io non ci sono riuscito nella prima gara di Jerez, ma sono stato fortunato a non infortunarmi. Devi imparare da quegli errori, anche se ci sono meno gare. Il Mondiale è ancora lungo, lo vincerà colui che non commetterà errori”.

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: Shutterstock.com

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