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MotoGP, Maverick Viñales: dalla pole ad una gara da comprimario. Un ritmo non da Mondiale

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Secondo passo falso consecutivo molto pesante in ottica iridata da parte di Maverick Viñales, giunto solamente decimo sul traguardo al termine del Gran Premio d’Austria 2020, quarta prova stagionale del Mondiale MotoGP. L’iberico della Yamaha Factory, secondo nel Mondiale prima della gara odierna, non ha saputo sfruttare le disavventure di Fabio Quartararo, in netta difficoltà, per avvicinare notevolmente la vetta della classifica generale e anzi, ha subito il sorpasso in campionato di Andrea Dovizioso. L’ex Suzuki adesso è terzo con 19 punti da recuperare nei confronti del leader Quartararo e 8 su Dovizioso, mentre può vantare 48 punti di margine rispetto al campione del mondo in carica Marc Marquez (ancora fermo al palo causa infortunio).

In un campionato del genere, per come si è sviluppato almeno nelle prime quattro corse, sarebbe stato sufficiente a Viñales il 90% del potenziale espresso nei test invernali (e nella seconda parte della scorsa stagione) per guadagnarsi la leadership della graduatoria assoluta. Tuttavia il 25enne di Figueres non ha brillato a Jerez de la Frontera, portando comunque a casa due secondi posti importanti alle spalle del pari marca Quartararo in un contesto altamente favorevole, per poi crollare successivamente a Brno ed in gara-1 a Spielberg con un 14° ed un 10° posto che non rendono giustizia al talento del campione iridato Moto3 nel 2013.

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Il pilota spagnolo quest’oggi partiva dalla pole position, in seguito ad un sabato stellare in cui ha mandato tutti al tappeto sul giro secco in qualifica, ma fin dai primi giri ha fatto fatica a tenere il passo dei migliori scivolando progressivamente fino al sesto posto nel momento dell’interruzione per bandiera rossa. Dopo essere uscito indenne da un incidente tra Zarco e Morbidelli che per poco non ha coinvolto con conseguenze tragiche entrambi i piloti Yamaha ufficiali, Viñales ha avuto a che fare con un problema tecnico sulla sua M1 alla ripartenza che lo ha costretto a rimontare dalle retrovie. In quella fase però il “Top Gun” del Motomondiale non si è reso protagonista di un recupero notevole, dovendosi accontentare di un modesto piazzamento finale ai margini della top 10 alle spalle della KTM Tech 3 del rookie Iker Lecuona.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Hafiz Johari / Shutterstock.com

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