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MotoGP, Michelin risponde alle accuse di aver favorito la KTM: “Quattro moto diverse nelle prime quattro posizioni, l’asfalto ha fatto la differenza”

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Le polemiche non mancano dopo la vittoria del sudafricano Brad Binder in sella alla KTM a Brno (Repubblica Ceca). Il successo a sorpresa della casa austriaca, la prima in MotoGP, ha portato qualche team a criticare il comportamento di Michelin, rea di aver favorito appunto la scuderia citata grazie ai test svolti. Un aspetto che, secondo le idee delle squadre rivali, ha favorito appunto KTM, avendo già a disposizione dei dati sull’ottimizzazione del proprio pacchetto.

Da questo punto di vista, il costruttore francese di gomme ha risposto e per bocca di Piero Taramasso è stato chiarito che: “Nel 2017 stesse polemiche con Ducati, quando ci furono le prove al Mugello e a Barcellona. Qualche pilota ha detto che Michelin ha avvantaggiato KTM: noi i pneumatici li scegliamo prima. A Brno poi il problema maggiore riguardava le condizioni dell’asfalto, non le nostre gomme”.

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A detta dunque di Taramasso sono state le condizioni dell’asfalto, con tante buche e poco grip, a fare la differenza: “C’era poca aderenza, peggio che nel 2019, e ce ne siamo resi conto fin dall’inizio del fine settimana. Con circa 50° poi per i piloti era come correre sul cemento levigato. Abbiamo chiarito con tutti che diventava fondamentale la gestione della gomma”, ha aggiunto il tecnico (fonte: Motorsport). A sostegno di ciò anche l’evidenza che nelle prime quattro posizioni si siano classificati piloti con marchi diversi.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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