MotoGP, Valentino Rossi a -25 dalla vetta della classifica. Qualifiche e motore Yamaha le lacune da risolvere

Valentino Rossi è ancora in corsa per provare a vincere il Mondiale MotoGP 2020. Sembra un sogno di mezza estate, un pensiero stupendo e di difficile realizzazione ma dopo cinque gare tutto è ancora in gioco. L’infortunio di Marc Marquez ha donato equilibrio al campionato, ci sono ben nove piloti racchiusi in appena 30 punti e il Dottore può concretamente dire la sua: al momento si trova a 25 lunghezze di distacco dal leader Fabio Quartararo, ovvero è a una gara di ritardo dal giovane francese, suo compagno di marca, che è andato in affanno in Austria dopo aver vinto le prime due prove a Jerez de la Frontera.

Il decimo titolo iridato è davvero raggiungibile? Difficile, non impossibile. Il 41enne deve, però, risolvere due problemi cronici, che lo affliggono ormai da diverse stagioni. Il primo è quello della qualifica: il nove volte Campione del Mondo deve migliorare sul giro secco, partire troppo indietro è uno svantaggio enorme nella MotoGP moderna e le rimonte sono sempre difficili. Bisogna cercare di partire il più avanti possibile se si vuole concretamente lottare per le posizioni di vertice. L’altra criticità riguarda il motore della Yamaha: in Austria ha sofferto tantissimo sui rettilinei rispetto alle rivali, poi è difficile recuperare quel gap con la guidabilità in curva e l’efficienza della frenata.

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Valentino Rossi può provare a inseguire un sogno stupendo, ma il centauro di Tavullia deve essere perfetto e deve mantenere una certa continuità di rendimento: in questo campionato è fondamentale la costanza, i piloti si stanno togliendo i punti a vicenda e il livello non è elevatissimo. L’assenza di Marc Marquez ha aperto uno scenario inatteso alla vigilia e il Dottore deve essere chirurgico nei prossimi appuntamenti per cercare un colpaccio d’antologia e riscrivere la storia del Motomondiale.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse