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MotoGP, Yamaha in crisi a Spielberg. Vinales e Quartararo indietro. E la gestione delle gomme preoccupa

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Questione di feeling che non c’è? Evidentemente sìContinua il rapporto complicato tra la Yamaha e il Red Bull Ring e le qualifiche del GP di Stiria, quinto round del Mondiale 2020 di MotoGP, lo hanno confermato. Maverick Vinales (quinto), Fabio Quartararo (nono), Franco Morbidelli (decimo) e Valentino Rossi (14°) descrivono in maniera inequivocabile la situazione. Manca di accelerazione la M1 e nel confronto con KTM e Ducati soffre in termini di potenza.

Tuttavia, il clan dei tre diapason non è riuscito a mettere insieme i pezzi del puzzle relativamente allo sfruttamento delle gomme e soprattutto il leader del campionato Quartararo è da tutto il weekend che non sente l’anteriore, incappando in errori di guida evidenti. Qualcosa non funziona e anche l’errore di Valentino, caduto in Q1 ed estromesso dalla Q2, pone l’accento sulle criticità della scuderia di Iwata. La Yamaha, probabilmente, aveva previsto che sarebbero state due settimane difficili in Austria, ma forse si è andati oltre le peggiori previsioni.

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Quest’idea è rafforzata da quanto fatto dalla Suzuki, che sicuramente non spicca per il motore, ma ha saputo lavorare al meglio nella messa a punto dando modo a Joan Mir (terzo) e a Alex Rins (sesto) di essere nelle prime due file e giocarsi la vittoria. Per il transalpino, forse, le uniche buone notizie sono le difficoltà di Andrea Dovizioso, solo ottavo in griglia e meno performante. Tuttavia, il forlivese dovrebbe essere accreditato di un passo gara migliore e quindi per Fabio e il resto della truppa yamahista sarà difficile.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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