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Nuoto
Nuoto, il circolo virtuoso del movimento italiano: le punte e i giovani si spingono per il sogno olimpico
Una tre-giorni di grande nuoto quella del Trofeo Settecolli 2020. Il Foro Italico (vuoto) è stato teatro di un meeting che di fatto ha chiuso una stagione mai davvero è iniziata a causa della pandemia. Tuttavia, nella voglia di riprendere il filo del discorso bruscamente interrotto, il movimento italiano ha dimostrato di esserci e con una certa convinzione.
Sì, perché i risultati che abbiamo avuto il piacere di annotare sono stati diversi. Al di là del rendimento strepitoso di alcune punte come Gabriele Detti (nei 400 sl) e Gregorio Paltrinieri (negli 800 e nei 1500 sl con il primato europeo), entrambi su intertempi da record del mondo, alle loro spalle c’è una pattuglia di altri atleti che scalpita e ha contributo a creare quel circolo virtuoso di cui i Mondiali a Gwangju erano stati lo specchio inequivocabile. In Corea del Sud, l’anno scorso, il Bel Paese aveva messo in acqua un rendimento che non si era mai visto, che vale la pena ricordare schematicamente:
PODI (8)
ORO Simona Quadarella nei 1500
ORO Gregorio Paltrinieri negli 800 sl
ORO Federica Pellegrini nei 200 sl
ARGENTO Simona Quadarella negli 800 sl
ARGENTO Benedetta Pilato nei 50 rana
BRONZO Gabriele Detti nei 400 sl
BRONZO Martina Carraro nei 100 rana
BRONZO Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero
FINALISTI (23)
1 – Filippo Megli (200 stile libero uomini)
2 – Gabriele Detti (400 stile libero uomini)
3 – Marco De Tullio (400 stile libero uomini)
4 – Gregorio Paltrinieri (800 stile libero uomini)
5 – Gabriele Detti (800 stile libero uomini)
6 – Gregorio Paltrinieri (1500 stile libero uomini)
7 – Domenico Acerenza (1500 stile libero uomini)
8 – Fabio Scozzoli (50 rana uomini)
9 – Federico Burdisso (200 farfalla uomini)
10 – Italia (4×100 stile libero uomini)
11 – Italia (4×200 stile libero uomini)
12 – Federica Pellegrini (200 stile libero donne)
13 – Simona Quadarella (800 stile libero donne)
14 – Simona Quadarella (1500 stile libero donne)
15 – Margherita Panziera (200 dorso donne)
16 – Benedetta Pilato (50 rana donne)
17 – Martina Carraro (50 rana donne)
18 – Martina Carraro (100 rana donne)
19 – Arianna Castiglioni (100 rana donne)
20 – Elena Di Liddo (100 farfalla donne)
21 – Italia (4×100 mista donne)
22 – Italia (4×100 sl mista)
23 – Italia (4×100 mista mixed)
PRIMATI ITALIANI (19)
400 stile libero uomini – Gabriele Detti (3’43″23)
100 farfalla donne – Elena Di Liddo (57″18); Elena Di Liddo (57″04)
4×100 stile libero uomini – Italia 3’11″39
100 rana donne – Martina Carraro 1’06″39; Arianna Castiglioni 1’06″39; Martina Carraro 1’06″36
200 stile libero uomini – Filippo Megli 1’45″76; Filippo Megli 1’45″57
1500 stile libero donne – Simona Quadarella 15’40″89
50 rana uomini – Fabio Scozzoli 26″70
4×100 mista mixed – Italia 3’44″38; Italia 3’43″27
800 stile libero uomini – Gregorio Paltrinieri 7’39″23 (record europeo)
200 farfalla uomini – Federico Burdisso 1’54″39
4×200 stile libero uomini – Italia 7’02″01
50 rana donne – Benedetta Pilato 29″98
800 stile libero donne – Simona Quadarella 8’14″99
4×100 mista donne – Italia 3’56″50
Ebbene, l’Italia, pur afflitta dall’emergenza sanitaria, a Roma ha fatto vedere che la profondità del roster c’è. E’ il caso di Benny Pilato, autrice del nuovo record italiano nei 50 rana di 29″85 e confermatasi su standard da 1’07” nei 100 rana olimpici, oppure di Marco De Tullio, capace di nuotare ancora su 3’44” nei 400 stile libero e di migliorare di circa 1″5 il suo personal best nei 200 stile libero maschile (1’46″56), per non parlare di Alberto Razzetti (primatista italiano nei 200 misti in 1’58″09), di un Alessandro Miressi da 48″1 sui 100 sl (con preparazione parziale), di una 4×200 sl maschile con tanti atleti dal livello medio elevato e della crescita di Giulia Salin nei 400 e negli 800 stile libero.
Ha colpito l’attenzione la nuova vita “natatoria” di Martina Caramignoli: una voglia di nuotare da impazzire, record personali sbriciolati (800-1500 sl) e prima volta sotto i 16′ nelle trenta vasche, togliendosi la soddisfazione di sconfiggere la campionessa del mondo Simona Quadarella. Una Quadarella che, giusto sottolinearlo, ha approcciato a questa fase particolare con più calma e rilassatezza, dando spazio ad altro, avendo già certezza di essere a Tokyo e vivendo il Settecolli come una ripresa di contatto con l’acqua, piuttosto che con la motivazione di essere la migliore. La ritroveremo da settembre perché un’avversaria qualificata (almeno) ci sarà già in Italia e gli stimoli non mancheranno di certo.
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Ecco che questo circolo virtuoso accompagnerà la compagine di Cesare Butini in vista di quel che sarà (si spera) a Cinque Cerchi perché questa squadra non vorrà recitare solo il ruolo della comparsa.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse