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Nuoto, Martina Caramignoli: “Voglio andare alle Olimpiadi di Tokyo e viverle da protagonista, posso ancora migliorare”

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Chiamiamolo effetto “Second life”? Sì, ci può stare. Martina Caramignoli, classe ’91, la sua seconda vita in acqua l’ha trovata, seguendo la via che conosce di più: far fatica e fondersi nell’elemento che dà la vita per ottenere un tempo. Dopo cinque anni presso il Centro Federale di Ostia alla corte di Stefano Morini, nel corso dei quali aveva conquistato un bronzo continentale a Berlino nel 2014 (1500 sl vasca da 50 metri) e successivamente un oro e un argento nei 1500 sl e negli 800 sl alle Universiadi di Gwangju (Corea del Sud), Martina aveva bisogno di fermarsi e riflettere, chiedendosi cosa fare della propria vita. Sette mesi nei quali l’azzurra ha ritrovato le proprie motivazioni perché c’è un sogno da realizzare, ovvero essere alle Olimpiadi di Tokyo l’anno venturo.

E allora, allenata da Germano Proietti, Caramignoli ha ripreso i suoi allenamenti e neanche la pandemia ha saputo porre freno alla sua voglia di fare. Il bronzo agli Europei 2019 a Glasgow (Gran Bretagna) nei 1500 sl (vasca corta) aveva rappresentato un snodo fondamentale, ma il Trofeo Settecolli 2020 hanno messo in vetrina un’atleta capace di spingersi ben oltre le più rosse previsioni: primati personali abbattuti nei 1500 sl (15’56″06, 16’04″62 il suo precedente limite), negli 800 sl (8’24″16, 8’27″61 il precedente limite) e la campionessa del mondo Simona Quadarella (non al meglio della sua condizione) messa dietro nelle 30 vasche.

Riscontri che rilanciano le attese in vista di quel che sarà: “E’ stata una settimana ricca di emozioni. In acqua mi sentivo bene, metro dopo metro. Prendendo la testa della gara nei 1500 sl, avevo il doppio delle energie e sono riuscita a ottenere un tempo considerevole“, le sue parole nell’intervista concessa a OA Sport (in collaborazione con Sport2U) nel corso della puntata di Swim2U condotta da Enrico Spada.

Una storia tutta da raccontare, come detto, quella dell’atleta laziale: “Nel 2018 quando ho deciso di ricominciare, ho passato un anno di transizione. Sono una testarda e da settembre 2019 mi sono allenata tantissimo, come non mai. Il sogno olimpico è sempre lì e a marzo 2020 se non ci fosse stato questo lockdown sarei stata ancor più pronta di adesso. Credo che dentro di me sia scattata la voglia di vivere le Olimpiadi. Questa aspirazione mi ha dato nuovi stimoli. Non penso al passato con rammarico, sono convinta delle mie scelte e vivo al meglio il mio presente. Tornare in Nazionale negli Europei 2019 di vasca corta è stata una rivincita“.

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E ora?Ricomincerò ad allenarmi presto, il mio obiettivo sarà quello di nuotare a dicembre un tempo che mi consenta di qualificarmi ai Giochi. La strada che porta a Tokyo è lunga, ma so che posso migliorare e voglio andare in Giappone da protagonista: centrare la finale e poi chi ha più carte vincerà“. In bocca al lupo Martina!

VIDEO INTERVISTA MARTINA CARAMIGNOLI

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse 

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