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Nuoto
Nuoto, Settecolli 2020. E’ una “sette per 200”: tanti specialisti per una staffetta che fa sognare
Marco De Tullio entra nel club e adesso sono almeno sette i pretendenti per un posto nella staffetta che più di tutte le altre fa sognare gli appassionati italiani di nuoto in chiave olimpica e mondiale. Fiippo Megli, Gabriele Detti, Stefano Ballo, Marco De Tullio, Mattia Zuin, Matteo Ciampi, Alessio Proietti Colonna sono i protagonisti di un sogno chiamato 4×200 stile libero. Lo scorso anno il sogno si infranse a un soffio dal podio, lasciando però intendere che si era solo all’inizio di un progetto che potrebbe portare tante soddisfazioni negli anni a venire.
Buona parte del progetto è nelle mani sapienti di Stefano Morini che, dopo aver perso il pupillo prediletto Gregorio Paltrinieri e aver riportato Gabriele Detti su livelli stellari nei 400, ora ha piazzato anche un Marco De Tullio nell’elite mondiale dei 200 stile libero. L’1’46″56 di oggi è il quinto tempo all time fatto segnare in Italia e regala una carta in più per una staffetta fatta di ragazzi che, magari a turno, si migliorano ogni volta che scendono in acqua e adesso sono in tre ad avere le potenzialità di un under 1’47” da fermo, Detti, Ciampi e De Tullio, con un Ballo vicinissimo ad infrangere la fatidica barriera dell’eccellenza e gli altri tre, Ciampi, Proietti Colonna e Zuin che hanno nuotato tutti sotto l’148″ ma non si vogliono certo fermare qui.
Stupisce la capacità di questo gruppo di migliorarsi nella battaglia, nel testa a testa e nello scambiarsi il ruolo di protagonista nelle gare che valgono: a Gwangju fu Megli a stupire tutti con il quinto posto iridato, poi l’exploit di Ballo nella parte finale della stagione e ora De Tullio ad aggiungersi alla lista degli 1’46”. In tutto questo la costante è sempre Gabriele Detti, in una gara che sta imparando ad amare perchè sa che gli può regalare, grazie alla staffetta, grandi soddisfazioni. Il livornese è sempre stato più propenso alle lunghe distanze ma se si sta sempre più allontanando dai 1500, primo amore, il motivo c’è ed è da ricercare nella crescita di questa staffetta, di questo gruppo eterogeneo ma capace di trovare l’omogeneità quando scende in acqua con lo stesso obiettivo.
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Il primo passo per riprendere la scalata è ritrovare il miglior Filippo Megli: il toscano è reduce da un intervento alla spalla e occorrerà tempo per rivederlo al cento per cento. Una staffetta 4×200 che voglia puntare in alto non può prescindere dalle potenzialità del recordman italiano. Nel frattempo gli altri dovranno continuare nella strada intrapresa con qualche aggiustamento per un Matteo Ciampi apparso non brillante come lo scorso anno al Settecolli e per Zuin e Proietti Colonna che, seppure migliorati sensibilmente nell’ultima stagione, devon ancora salire qualche gradino per aspirare a sedersi al tavolo più nobile, quello del quartetto per la finale.
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