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Nuoto, Settecolli 2020: Gabriele Detti super nei 400 sl, Caramignoli batte Quadarella nei 1500 sl, Mamie sorprende la azzurre nella rana

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Oggi, martedì 11 agosto, primo giorno di gare per il Trofeo Settecolli 2020 di nuoto, valido anche come Campionato Italiano. Si è tornato a gareggiare dopo la lunga pausa della pandemia e lo si fa nel celebre scenario (a porte chiuse) del Foro Italico di Roma.

Il day-1 è stato scosso dai 400 stile libero maschili. Gabriele Detti si è reso protagonista di una prestazione su passi stellari fino ai 300 metri e poi il calo nelle ultime due vasche che comunque l’ha portato a toccare la piastra con un eccezionale 3’43″73, mai si era nuotato così forte in questo meeting. Il livornese non è rimasto, dunque, così lontano dal suo record nazionale di 3’43″23 e in vista di quel che sarà promette decisamente bene. Lo stesso discorso vale per Marco De Tullio, compagno di allenamenti di Gabriele alla corte di Stefano Morini: il 3’44″94 è vicinissimo al primato personale della finale mondiale dell’anno scorso, quando giunse quinto (3’44″86). L’ottima prestazione italiana di questo 400 sl è stata completata da Domenico Acerenza (3’46″88). Sul versante femminile, i 400 stile libero sono stati territorio di conquista della classe 2002 Giulia Salin che con una condotta di gara coraggiosa ha stabilito il nuovo primato italiano cadetti di 4’07″70, migliorando il 4’07″73 di Linda Caponi. Alle spalle dell’azzurrina hanno concluso la russa Anna Egorova (4’07″78) e la belga Valentina Dumont (4’09″41).

Inutile negare che i 100 rana donne fossero attesi e forse un po’ di delusione c’è stata. Sì, perché le azzurre Arianna Castiglioni, Martina Carraro e Benedetta Pilato sono state precedute dalla sorprendente svizzera Lisa Mamie (1’06″60). Una condotta di gara molto equilibrata dell’elvetica (31″53-35″07) e una chiusura sotto l’1’07” d’autore. Da apprezzare comunque la gara di Castiglioni (1’06″86) perché nuotare un tempo simile, in un periodo del genere, non è mai facile. A completare il quadro Carraro (1’07″08) e Pilato (1’07″38), che dopo lo splendido crono dei regionali (1’07″06) si è confermata comunque su livelli notevoli per una classe 2005. Rana che in Italia fa sorridere e Nicolò Martinenghi lo ha detto a chiare lettere. Il lombardo, già con il pass olimpico in tasca e con alcuni contrattempi fisici nell’ultimo periodo, si è imposto (59″43) grazie a una grande seconda vasca (31″83) ed essendo l’unico ad aver nuotato sotto i 32″ nei secondi 50 metri. Secondo Fabio Scozzoli (1’00″31) e terzo Federico Poggio (1’00″41).

Nei 50 dorso donne Silvia Scalia (28″04) ha toccato per prima la piastra davanti a Margherita Panziera (28″32) ed a Costanza Cocconcelli (28″46), mentre nei 100 farfalla uomini Federico Burdisso si è fatto decisamente apprezzare, tornando a nuotare un crono sotto i 52″ (51″85), precedendo il campione europeo della distanza Piero Codia (51″95) e Matteo Rivolta (51″97). Nei 50 stile libero donne Silvia Di Pietro si è presa le luci della ribalta con un ottimo 24″91, a soli 7 centesimi dal primato italiano dal lei stessa detenuto. Una gara nella quale si è presentata in vasca anche Federica Pellegrini, nuotando un discreto 25″18 (terza), preceduta dalla francese Melanie Henique (25″11).

Nei 50 delfino donne la francese Henique è stata l’unica a infrangere il muro dei 26″, con il crono di 25″77, battendo Di Pietro (26″46) ed Elena Di Liddo (26″89). A completare il quadro il quarto posto di Ilaria Bianchi (26″99), che aspetta i 100 metri come Di Liddo. Ancora Francia con Mewen Tomac ad imporsi nei 50 dorso con il crono di 24″88 davanti a Simone Sabbioni (25″13) e a Michele Lamberti (25″25), in grande crescita quest’ultimo. Un buon Alessandro Miressi nei 50 stile libero (21″93) è andato a segno, mettendosi alle spalle Leonardo Deplano (22″10) e il primatista nazionale Andrea Vergani (22″26), lontano dai suoi migliori tempi.

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La chiosa di questa prima giornata è stata quella dei 1500 stile libero donne e la sorpresa si è materializzata in acqua: una splendida Martina Caramignoli si è imposta con il crono di 15’56″06 (prima volta per lei sotto i 16′) prevalendo nei confronti della campionessa del mondo in carica Simona Quadarella (16’03″69) e Giulia Salin (16’11″79). Una battuta d’arresto per Quadarella che comunque, già con il pass olimpico in tasca, ha accettato a fine gara questo risultato al di sotto delle sue qualità, dicendo di essersi dedicata ad altro in questo periodo. Caramignoli, c’è da dire, in splendida forma, che già aveva battuto Simona negli 800 stile libero ai campionati regionali. Pertanto, parlare di preoccupazione rispetto alla prova dell’oro iridato a Gwangju è un po’ troppo, ma chiaramente perdere non piace mai a nessuno.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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