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Tour de France 2020: Thibaut Pinot per riannodare il filo smarrito nel 2019. La Francia attende un trionfo dal 1985

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L’ultimo francese in grado di vincere il Tour de France è stato Bernard Hinault nel lontano 1985. Dopo il tramonto del Tasso, complici i molti problemi fisici che hanno attanagliato il più forte corridore da corse a tappe transalpino degli ultimi 50 anni, ovvero Laurent Fignon, al quale, oltretutto, nel 1989, Greg Lemond ha strappato un Tour de France (e una doppietta Giro-Tour!) usando una bicicletta non regolare nell’ultima cronometro, la Francia non ha più trovato un uomo capace di competere per il successo finale della Grande Boucle.

Corridori come Richard Virenque, J.C. Peraud e Romain Bardet sono arrivati sul podio finale, ma senza mai impensierire realmente chi ha concluso la gara davanti a loro in classifica generale. Nessuno, dai tempi di Fignon, era stato capace di far sognare realmente la Francia come Thibaut Pinot nel 2019. Le prove di forza sfornate sui Pirenei ci avevano detto che il vincitore del Lombardia 2018 aveva chance concrete di trionfo finale. In seguito alla tonante esibizione di Foix, ove si era levato di ruota tutti i rivali principali, sembrava ormai prossimo a mettere fine al digiuno. Sulle Alpi, però, è stato vittima di alcuni fastidiosi problemi fisici che lo hanno costretto al ritiro, mettendo così fine al suo sogno.

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Pinot ci riproverà quest’anno, sperando di non aver perso per sempre l’occasione buona. D’altronde la concorrenza nel 2020 sarà più numerosa e non è detto che lui avrà la stessa condizione celestiale del 2019. Nelle corse di avvicinamento al Tour, peraltro, non ha incantato. Alla Route de l’Occitanie ha perso nettamente da Bernal, mentre al Giro del Delfinato è stato battuto da Daniel Martinez e Primoz Roglic, prima del ritiro, aveva dato l’impressione di avere qualcosa in più rispetto a lui.

Da giovanissima promessa capace di vincere il Giro della Valle d’Aosta a 19 anni e di tenere testa ai professionisti a 20, Pinot, a metà anni ’10, sembrava essere diventato un incompiuto. Bravo sì, ma incapace di imporsi sui grandi traguardi. Invece, il transalpino è sbocciato definitivamente sul finire del 2018, quando conquistò due tappe alla Vuelta, la Milano-Torino e, soprattutto, il Giro di Lombardia. Ora è giunto il momento, per Thibaut, di capitalizzare tutto il suo talento. Pinot ha 30 anni, le occasioni rimaste non sono molte e siamo in un momento di transizione, ove manca un vero e proprio dominatore. Alla prossima Grande Boucle è lecito aspettarsi un uomo in missione, pronto a tutto per regalare alla Francia una gioia che manca da troppo tempo.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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