Ciclismo
Pagelle Milano-Sanremo 2020: Van Aert nuovamente monumentale, ma Alaphilippe non è stato da meno
Dopo il successo alla Strade Bianche di settimana scorsa, Wout Van Aert serve il bis anche nella Milano-Sanremo. In una gara dall’andamento lineare, ove la corsa è esplosa solamente sul Poggio, il belga è stato l’unico capace di reggere l’urto dello scatto tonante di Julian Alaphilippe. Nel finale, poi, il tre volte iridato nel ciclocross lo ha bruciato allo sprint. Di seguito andiamo a dare i voti ai protagonisti odierni con le nostre pagelle.
WOUT VAN AERT (JUMBO-VISMA) VOTO 10: gestione della gara semplicemente perfetta. Sul Poggio concede qualche metro a uno scatenato Alaphilippe, conscio che il transalpino stia esagerando. Lo riprende subito in discesa e senza alcun tentennamento decide di collaborare per andare verso una volata a due che riesce a vincere di un soffio.
JULIAN ALAPHILIPPE (DECEUNINCK-QUICK STEP) VOTO 9,5: mette in piedi uno show sul Poggio, ove scatta con ancor più veemenza rispetto all’anno scorso. Spende, però, forse anche qualche energia di troppo nel tentativo di levarsi di ruota Van Aert, tanto che si pianta un po’ già sul finire dell’erta. Nella volata a due finale deve arrendersi per una questione di pochi centimetri contro il più veloce fiammingo.
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MICHAEL MATTHEWS (TEAM SUNWEB) VOTO 7,5: non si vede mai, ma porta a casa un terzo posto, eguagliando il suo miglior piazzamento colto nel 2015. Cosa gli è mancato oggi? Forse un gregario in più nel finale che potesse dare continuità all’ottimo lavoro di Benoot.
GIACOMO NIZZOLO (TEAM NTT) VOTO 7,5: conferma l’eccellente momento di forma portando casa un bel quinto posto, il miglior piazzamento della carriera nella Classicissima. E’, inoltre, il primo degli italiano nonché l’unico azzurro in top-5. Dopo il periodo difficile vissuto negli ultimi anni, nel 2020 stiamo assistendo al miglior Nizzolo della carriera.
DION SMITH (MITCHELTON-SCOTT) VOTO 7,5: la rivelazione di giornata. Il neozelandese, semisconosciuto, coglie una sesta piazza prestigiosa ed impensabile alla vigilia.
VINCENZO NIBALI (TREK-SEGAFREDO) VOTO 7: quando attacca il pettorale sulla schiena, lo fa per gareggiare sempre da protagonista. Rende la corsa dura mandando in avanscoperta i compagni di squadra Jacopo Mosca, Giulio Ciccone e Gianluca Brambilla. Ci prova in prima persona sul Poggio, ma non ha più l’esplosività per rispondere ai più giovani Alaphilippe e Van Aert. La forma c’è: sabato prossimo andrà a caccia di un risultato di prestigio al Giro di Lombardia.
PETER SAGAN (BORA-HANSGROHE) VOTO 6,5: dimostra che ha ancora qualcosa da dare al ciclismo strappando un buon quarto posto finale. Sul Poggio, però, è invisibile e corre di rimessa. Al momento è ben lontano dall’essere l’atleta che, nel 2017, spianava l’erta simbolo della Sanremo.
ALEX ARANBURU (ASTANA) VOTO 6,5: dopo il secondo posto al Gran Trittico Lombardo, altro piazzamento di lusso alla Classicissima. Il giovane spagnolo è un corridore molto veloce e tiene molto bene anche su percorsi impegnativi. Ne sentiremo parlare.
ANDREA VENDRAME (AG2R) VOTO 6,5: conclude a ridosso delle prime 10 posizioni. Il passaggio al team francese sembra avergli fatto bene. A 26 anni può entrare in una nuova dimensione.
PHILIPPE GILBERT (LOTTO SOUDAL) VOTO 6: una dignitosa top10, ma forse il sogno di conquistare l’ultima Monumento mancante rimarrà tale.
MATHIEU VAN DER POEL (ALPECIN-FENIX) VOTO 5,5: sul Poggio è imballato, gli manca il cambio di ritmo per seguire l’attacco di Alaphilippe e Van Aert. Gestisce anche malino il finale, rimanendo per tutta la discesa nelle prime tre posizioni del gruppo, ma non provando mai un allungo per tornare sotto ai primi. Nella volata finale parte lunghissimo e finisce per non entrare nei dieci. Al momento il corridore che, più di tutti, sta faticando a trovare il colpo di pedale dopo i mesi senza competizioni.
MICHAL KWIATKOWSKI (INEOS) VOTO 5: Al Gran Trittico Lombardo aveva lanciato bei segnali, qua, invece, torna nell’anonimato. Il polacco prova a seguire Alaphilippe e Van Aert sul Poggio, ma si pianta molto presto e deve accontentarsi di una non esaltante 15esima piazza.
SAM BENNETT (DECEUNINCK-QUICK STEP) VOTO 5: Nelle gare a tappe vince sovente anche su arrivi che tirano all’insù. Proprio pochi giorni fa, alla Vuelta a Burgos, ha trionfato su uno strappo scattando a 800 metri dal traguardo. Alla Sanremo, invece, ogni anno fa fatica sul Poggio. Probabilmente non regge i 300 chilometri,
ELIA VIVIANI (COFIDIS) VOTO 5: Con la Sanremo non ha proprio feeling e anche quest’anno non riesce a essere competitivo. Evidentemente il chilometraggio della Classicissima gli taglia le gambe.
CALEB EWAN (MITCHELTON-SCOTT) VOTO 4,5: Due anni fa la prepotente volata con cui a momenti riacciuffava Nibali aveva fatto tremare tutti i tifosi dello Squalo. L’Ewan visto oggi, però, è una controfigura di quello del 2018. Si Stacca già sulla Cipressa.
FERNANDO GAVIRIA (UAE TEAM EMIRATES) VOTO 4,5: Il più deludente insieme a Ewan. Molla presto e arriva a oltre otto minuti da Van Aert. E dire che in passato aveva sfornato anche belle prestazioni nella Classicissima.
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luca.saugo@oasport.it
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Foto: Lapresse