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Quale sarà il futuro della NBA? Giocatori e franchigie si incontrano alle 17.00: Lakers e Clippers vogliono lo stop

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Cosa ne sarà nella NBA dopo che le tre partite in programma tra la seconda serata e la notte italiana sono state rinviate a data da destinarsi? I giocatori del massimo campionato statunitense di basket, supportati dalla rispettive società, hanno deciso di protestare contro l’ennesima aggressione ai danni di un uomo di colore da parte di un agente della polizia. I giocatori dei Milwaukee Bucks hanno boicottato l’incontro con gli Orlando Magic per alzare la voce dopo che Jacob Blake è stato colpito da sette colpi di pistola sparati da un agente di polizia proprio in Wisconsin. LeBron James e altri atleti di prima fascia hanno protestato sui social.

Ora si attende di scoprire il futuro della Lega cestistica per antonomasia. Alle ore 17.00 italiane, come riporta la Gazzetta dello Sport, i giocatori torneranno a vedersi e i proprietari delle franchigie si incontreranno virtualmente col commissioner Adam Silver. A questo punto la stagione è in pausa momentanea, i playoff in corso nella bolla di Disney World a Orlando sono fermi in attesa di conoscerne il destino, probabilmente nella serata italiana. Sembra che i Los Angeles Lakers e i Clippers, guidati da LeBron James e Kawhi Leonard, si siano schierati contro la ripresa della stagione: tutti gli atleti vedono come prioritaria questa situazione.

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La protesta è proprio degli atleti, ma gli allenatori, gli arbitri e le società li stanno supportando. Attenzione però alla parte economica: uno stop definitivo alla stagione, già posticipata a lungo a causa dell’emergenza sanitaria, genererebbe circa un miliardo di dollari di mancati stipendi.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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