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Scacchi: Garry Kasparov e Magnus Carlsen si sfideranno, in un format particolare, a 16 anni dalla prima volta
L’uno è leggenda vivente degli scacchi, l’altro è l’uomo che sta cercando di raccoglierne l’eredità nella continuità dei più grandi della loro epoca. Garry Kasparov e Magnus Carlsen, per la prima volta da 16 anni a questa parte, torneranno a sfidarsi sulla scacchiera, ma in un modo particolare.
Il torneo di St. Louis, uno dei più importanti degli ultimi anni e di rinomata forza di gioco, sempre con tutti i migliori al via, quest’anno si disputerà online, a causa delle note vicende legate alla pandemia di coronavirus che hanno profondamente influenzato gli scacchi. Ci saranno due tornei: uno è nel formato Chess 9LX (che normalmente si chiama Chess 960 ed è la variante ideata da Bobby Fischer con torri, cavalli, alfieri, donna e re che si trovano in posizione diversa dall’originale, per un numero di combinazioni possibili che, appunto, è di 960), l’altro nel più classico rapid e blitz. Il primo avrà luogo dall’11 al 13 settembre, il secondo dal 15 al 19.
E sarà nel primo che tornerà in scena Kasparov: il russo, ritiratosi ufficialmente nel 2005 e occasionalmente tornato a giocare qualche incontro o torneo a cadenza veloce, questa volta si cimenta in una situazione del tutto particolare, un torneo a dieci virtuale che comprende Carlsen, Fabiano Caruana, il leader dei Candidati interrotti Maxime Vachier-Lagrave (Francia), gli americani Wesley So, Leinier Dominguez Perez e Hikaru Nakamura, l’altro russo Peter Svidler, l’azero Teimour Radjabov e Alireza Firouzja, che attualmente gioca sotto egida FIDE per screzi impossibili da ricomporre con la Federazione iraniana.
Nel 2004 Kasparov e Carlsen si affrontarono tre volte, a Reykjavik (Islanda): l’attuale Campione del Mondo aveva 13 anni e Garry ne aveva 41, ma riuscì ugualmente a pattare in una di queste occasioni, perdendo nelle altre due. Kasparov ha poi avuto un ruolo importante nella crescita del norvegese, lavorando con lui per un certo periodo di tempo.
Il russo non sarà invece al via del torneo blitz e rapid, dove ci sarà un cambio importante di nomi: oltre a Kasparov, fuori Caruana, Vachier-Lagrave, Radjabov e Svidler, dentro i russi Ian Nepomniachtchi (anche lui sulla cresta dell’onda nel Torneo dei Candidati che attende ancora nuove date per la ripresa) e Alexander Grischuk, l’americano Jeffery Xiong, l’indiano Pentala Harikrishna e l’armeno Levon Aronian.
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Nel 2017 Kasparov aveva giocato nella sede della Sinquefield Cup a cadenza veloce, ma in quell’occasione Carlsen non c’era. Rimane da ammirare il fatto che, ancora adesso, il suo piacere nell’incontrare i grandi nomi attuali rimanga immutato; e, del resto, a volte qualcuno lo batte ancora. Parliamo, del resto, di un uomo che gli scacchi li ha rivoluzionati come pochissimi altri nella storia.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: Karolis Kavolelis / Shutterstock.com