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Scacchi: Olimpiadi online 2020, si prosegue con la Division 4. Quindici squadre e qualche sorpresa alla Division 3

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Proseguono le Olimpiadi di scacchi on-line che si disputano dal 25 luglio al 30 agosto (ospitate dalla piattaforma chess.com) in sostituzione delle Olimpiadi dal vivo, inizialmente previste a Mosca dal 5 al 17 agosto e rinviate all’estate 2021 per il protrarsi dell’emergenza sanitaria. Ricordiamo che il formato del torneo prevede una partenza scaglionata ed un sistema di promozione che qualifica le migliori squadre di una division alla serie successiva e che l’Italia è stata posizionata nella Division 2, pertanto inizierà il suo torneo il 14 agosto. Ogni sfida del round robin è giocata su 6 scacchiere che prevedono lo schieramento di 2 uomini, 2 donne e 2 under 20 (un ragazzo ed una ragazza). Il tempo di gioco per ogni partita è 15 minuti + 5 secondi di incremento per mossa.

Nel weekend appena trascorso è toccato alla Division 4, che ha visto come protagonisti 50 paesi, 15 dei quali qualificati dalla Base Division. Il format prevede la divisione delle 50 squadre in 5 gironi da 10 con le prime 3 di ogni girone automaticamente qualificate alla Division 3 al termine di un round robin.

Il gruppo A vedeva come favorite Birmania e Brunei provenienti dalla Base Division e pronte al doppio salto di categoria, invece a sorpresa ad imporsi è stata la squadra di Hong Kong che ha dominato il girone chiudendo a punteggio pieno. Avanzano al turno successivo anche Thailandia e Taiwan. Eliminati Birmania, Nepal, Kenya, Brunei, Bahrein, Maldive e Tanzania.

Poche sorprese nel gruppo B dove le 3 squadre favorite per il passaggio del turno hanno assolto il loro compito con un buon margine sul resto del gruppo: si tratta di Siria, Malta e Mozambico. Finisce il torneo per Qatar, Cipro, Namibia, Uganda, Pakistan, Kuwait e Ruanda.

Il gruppo C ha fatto registrare la più grande sorpresa del weekend con il primo posto conquistato dalla Mauritania, che si è aggiudicata il girone con 8 vittorie ed una sola sconfitta ed è la prima squadra a qualificarsi a partire dalla Base Division. Stesso destino per il Libano (anch’esso proveniente dalla serie inferiore) e per la Nigeria. Escono di scena Etiopia, Sudan, Lesotho, Malawi, Camerun, Oman e Swaziland.

Nel gruppo D ad imporsi è stata la favoritissima Angola che non ha concesso punti agli avversari vincendo tutte e 9 le sfide. Cammino agevole anche per Suriname e Porto Rico. Niente da fare per Palestina, Antille Olandesi, Haiti, Ghana, Senegal, Togo e Liberia.

Il gruppo E comprendeva quasi tutte squadre del Centro America ed ha visto il passaggio del turno delle favorite Nicaragua e Honduras con 17 e 15 punti, l’ultimo posto disponibile se lo è aggiudicato la Giamaica che, a pari punti (14) con Trinidad & Tobago, si è imposta grazie ai punti conquistati nelle sfide nonostante la sconfitta per 4-2 nello scontro diretto. Fine dell’avventura olimpica anche per Aruba, Guyana, Bermuda, Sao Tome e Principe, Bahamas e Sierra Leone.

Riepilogo delle squadre qualificate al turno successivo: Hong Kong, Thailandia, Taiwan, Siria, Malta, Mozambico, Mauritania, Libano, Nigeria, Angola, Suriname, Porto Rico, Nicaragua, Honduras e Giamaica.

L’appuntamento è per la Division 3 in programma dal 7 al 9 agosto dove oltre alle 15 qualificate, provenienti dalla Division 4, saranno impegnate anche altre 35 squadre. Le 50 squadre saranno divise in 5 gruppi da 10 e soltanto le prime 3 di ogni girone avranno accesso alla Division 2.

di Andrea Marletta

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Foto: Leo Fernandes / Shutterstock.com

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