Ciclismo
Strade Bianche 2020: Italia, solo buone notizie. Van der Poel e Alaphilippe: campioni nella sconfitta
Cinque mesi senza ciclismo. Cinque mesi senza un attacco, una volata, una ‘fagianata’, una foratura, un trionfo a braccia alzate. Ci eravamo quasi dimenticati di tutto questo. Martedì scorso ci siamo divorati la prima tappa della Vuelta a Burgos: si trattava della prima corsa vera dopo lo stop per la pandemia. Oggi l’apoteosi, tra gli scenari ameni delle colline senesi e la polvere a regalare un fascino d’altri tempi. E’ tornato il ciclismo. Ed è come se non se ne fosse mai andato. Questa, di per sé, è la notizia più bella. Ma non l’unica…
FORMOLO E BETTIOL: IL CT CASSANI GONGOLA…
L’Italia ha vinto questa corsa una sola volta nel 2013 con Moreno Moser. Oggi è andata molto vicina ad interrompere il digiuno grazie alle prestazioni di rilievo di Davide Formolo ed Alberto Bettiol, giunti rispettivamente secondo e quarto al traguardo. Il campione italiano, corridore ormai maturo, ha dimostrato come la piazza d’onore alla Liegi-Bastogne-Liegi 2019 non fosse stata un caso, bensì un punto di partenza: d’ora in poi potrà ambire a piazzamenti di prestigio in tutte le Classiche impegnative, a partire da quelle delle Ardenne. Il grande trionfo, prima o poi, arriverà: è questione di tempo. Ci riproverà già fra due settimane al Giro di Lombardia. Di sicuro un Formolo così sarà utilissimo al ct Davide Cassani ai Mondiali di Aigle-Martigny. Bettiol si è esaltato su un percorso che a tratti ricorda quel Giro delle Fiandre vinto nel 2019. Un altro corridore ormai maturo e pienamente consapevole dei propri mezzi, un campione a tutti gli effetti che sfiderà a testa alta i vari Van Aert e Van der Poel nelle Classiche del Nord.
DIEGO ROSA: UN 10° POSTO CHE VALE
Solo l’Italia ha piazzato tre atleti nelle prime dieci posizioni. Merito della decima piazza di un Diego Rosa che a 31 anni punta a togliersi quelle soddisfazioni che gli sono sempre state precluse nel corso della lunga militanza da gregario nel Team Sky. Nell’ambizioso Team Arkea Samsic, di cui fa parte anche il colombiano Nairo Quintana, avrà alcune occasioni per potersi mettere in mostra. Resta un validissimo uomo di fatica, ma ricordiamoci che nel 2016 giunse secondo al Giro di Lombardia, non proprio un risultato qualunque: deve solo crederci.
VINCENZO NIBALI: SOLO UNO SPAVENTO?
La caduta di Vincenzo Nibali, con conseguente ritiro, non è una buona notizia. Lo è però il probabile scampato pericolo. Si tratta di una contusione alla mano sinistra, che domani verrà nuovamente visitata dal dottor Magni. Non dovrebbe trattarsi di nulla di grave.
VAN DER POEL E ALAPHILIPPE: CAMPIONI ANCHE NELLA SCONFITTA
Erano i grandi favoriti della vigilia. A 50 km dall’arrivo si è spenta la lampadina per entrambi. Energie finite, le gambe dure come macigni e la bici che non voleva saperne di andare avanti. Sarebbe stato facile chiuderla lì e salire in ammiraglia. Invece entrambi, soffrendo, hanno portato a termine la corsa. Van der Poel è giunto 15° a 10’06”, Alaphilippe 24° ad un quarto d’ora. Hanno onorato la Strade Bianche. I campioni si riconoscono anche nelle giornate negative: questi sono i valori del ciclismo che ci erano mancati.
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Foto: Lapresse