Ciclismo
Strade Bianche 2020, le pagelle: Van Aert da 10 e lode. Bocciati van der Poel, Sagan e Alaphilippe
Dopo due terzi posti, Wout Van Aert conquista il successo nella Strade Bianche, una gara che sembra cucita su misura per lui. Il belga ha trionfato in solitaria precedendo Davide Formolo, già in grande spolvero e Maximillian Schachmann, che ha ricominciato come aveva finito. Deludono Mathieu van der Poel e Alaphilippe, probabilmente i due favoriti principali, i quali, vittime anche della sfortuna, hanno mollato appena la gara è entrata nel vivo. Di seguito andiamo a dare i voti con le nostre pagelle.
LE PAGELLE DELLA STRADE BIANCHE 2020
WOUT VAN AERT (Jumbo-Visma) VOTO 10. Non si può non dare il massimo al corridore fiammingo che oggi non ha sbagliato veramente nulla. Dà sfoggio di un grande acume gestendo meglio degli altri le energie lontano dal traguardo. Nel finale è il più forte sugli sterrati e si leva tutti di ruota nel tratto di Le Tolfe. Da lì in poi si produce in un assolo degno di quelli di Fabian Cancellara e non si scoraggia nemmeno quando Schachmann e Formolo sembrano poterlo riprendere. Una vittoria da Campione con la C maiuscola.
DAVIDE FORMOLO (UAE Team Emirates) VOTO 8,5. Roccia si dimostra, una volta di più, corridore più adatto alle gare di un giorno che alle corse a tappe. Va fortissimo e porta a casa un bel secondo posto. Forse avrebbe potuto crederci un po’ di più quando lui e Schachmann si trovavano a cinque secondi da Van Aert, ma, nel complesso, la sua resta una prova degna di applausi.
MAXIMILLIAN SCHACHMANN (Bora-Hansgrohe) VOTO 8,5. Generoso, ma anche accorto tatticamente, prova a sorprendere il gruppo nel finale con un attacco in pianura a cui solo Van Aert, in un primo momento, risponde. Sul tratto delle Tolfe aspetta la reazione di Fuglsang e si fa scappare Van Aert, il quale, ad ogni modo, probabilmente ne aveva di più. Nel finale prova a riprendere il fiammingo, consumando qualche energia di troppo che gli manca nello sprint per il secondo posto.
ALBERTO BETTIOL (EF Pro Cycling) VOTO 8. Grandi gambe e grande generosità. Il tentativo di seguire Van Aert sulle Tolfe, probabilmente, lo ha prosciugato delle energie necessarie per competere per il podio. E’ comunque stato autore di una gara eccellente.
ZDENEK STYBAR (Deceuninck-Quick Step) VOTO 7. Si stacca sull’erta di Monte Sante Marie, ma ha il merito di non demordere. E’ l’unico all’inseguimento dei primi sei che ci crede e si leva almeno lo sfizio di mettersi dietro Van Avermaet che nel segmento sterrato simbolo della Strade Bianche era rimasto coi primi.
JAKOB FUGLSANG (Astana) VOTO 6,5. Dà spettacolo sul tratto di Monte Sante Marie, dove stacca tutti. Tuttavia, gli sforzi fatti in quel punto li paga nel finale, ove crolla e perdere oltre 2’55” da Van Aert in 15 chilometri. Gestione delle energie rivedibile. Un corridore della sua esperienza non dovrebbe fare questi errori.
GREG VAN AVERMAET (CCC) VOTO 6. Brillante sul Monte Sante Marie, ma poi si spegne e va alla deriva, venendo ripreso e staccato da Stybar e anche da Bookwalter.
TADEJ POGACAR (UAE Team Emirates) VOTO 6. Di certo non era la sua gara e di certo le temperature odierne le soffre, lui che si esalta con freddo e pioggia. Però onora la corsa, arriva con Kwiatkowski e van der Poel e porta a casa un 13° posto che rappresenta un netto miglioramento rispetto al 30° del 2019. L’enfant prodige sloveno, quando corre, non lo fa mai per caso.
MICHAL KWIATKOWSKI (Team Ineos) VOTO 5,5. Ha il merito di provare a restare coi migliori sul Monte Sante Marie. Quando molla, però, va a picco.
MATHIEU VAN DER POEL (Alpecin-Fenix) VOTO 5. Lo vediamo appena inizia il collegamento con la gara a stantuffare in coda al gruppo, nel tentativo di chiudere qualche buco, e subito capiamo che non sarà la sua giornata. Il caldo e le difficoltà a trovare il colpo di pedale dopo un ritiro in altura, le probabili causa della sua debacle. Poco da dire, ci si aspettava altro. Ha il merito, quantomeno, di non mollare del tutto come fatto da Sagan e Alaphilippe e di concludere la gara nei primi quindici. Rimandato.
JULIAN ALAPHILIPPE (Deceuninck-Quick Step) VOTO 5. Diamo un cinque poiché ha la scusante di essere stato vittima di una caduta della quale potrebbe aver sofferto i postumi. In gara, ad ogni modo, è evanescente.
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PETER SAGAN (Bora-Hansgrohe) VOTO 4,5. La più grande delusione di giornata. Molla appena si inizia a fare sul serio. Siamo alla prima corsa dopo mesi senza competizioni e il caldo era davvero torrido, ma non vederlo nemmeno tra i primi quaranta è veramente troppo.
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luca.saugo@oasport.it
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Foto: Lapresse