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Superbike, GP Aragon 2020: Jonathan Rea vince anche gara-2 e torna in vetta alla classifica generale

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Jonathan Rea (Kawasaki) si mette alle spalle un sabato non perfetto e fa bottino pieno nella domenica del MotorLand. Il nord-irlandese, infatti, si aggiudica Gara-2 del Gran Premio di Aragon (Spagna), e nel complesso il quarto appuntamento del Mondiale 2020 di Superbike. Dopo la vittoria nella superpole race disputata questa mattina il nativo di Ballymena fa il bis anche al pomeriggio (centrando il successo numero 95 della sua carriera), ma senza dominare la scena, anzi, rischiando grosso nel finale con un errore che lo aveva visto superato da Chaz Davies (Ducati) che, ad ogni modo, conclude nella piazza d’onore con un distacco di 1.280, mentre assieme a loro sul podio si classifica lo spagnolo Alvaro Bautista (Honda) a 3.599.

Quarta posizione per l’ormai ex-leader della graduatoria generale, il britannico Scott Redding (Ducati) a 5.445, mai della partita nel pomeriggio spagnolo, mentre è ottimo quinto il nostro Michael Ruben Rinaldi (Ducati) a 6.687. Sesto posto per l’olandese Michael van der Mark (Yamaha) a 9.561 dopo un ottimo avvio, ma protagonista poi di un crollo di prestazioni notevole, quindi è settimo il britannico Leon Haslam (Honda) a 20.911. Completano la top ten il turco Toprak Razgatlioglu (Yamaha) ottavo a 21.428, quindi nono il britannico Alex Lowes (Kawasaki) a 21.399 davanti allo statunitense Garrett Gerloff (Yamaha) decimo a 21.717. Si ferma in tredicesima posizione Federico Caricasulo (Yamaha) a 25.244, infine è diciannovesimo e ultimo al traguardo, Lorenzo Gabellini (Honda) ad oltre un minuto. Si ritira a 7 giri dal termine, invece, Marco Melandri (Ducati) per colpa di un problema tecnico alla sua moto.

In classifica generale, a questo punto, torna in vetta Jonathan Rea che si porta a quota 189 punti contro i 179 di Scott Redding, i 124 di Toprak Razgatlioglu ed i 120 di Chaz Davies. 

LA GARA

Si parte con temperature davvero basse per lo standard del MotorLand (appena 21 gradi nonostante ci sia sole pieno) e con un ottimo Rea allo spegnimento dei semafori, inseguito da Redding e van der Mark, quindi Bautista, Razgatlioglu e Rinaldi, mentre Davies è settimo dopo l’ennesima partenza rivedibile della sua annata. Nelle retrovie tutti procedono senza problemi nè cadute.

Tutti si aspettano il duello Rea-Redding, ma van der Mark non è d’accordo e nel corso del secondo giro supera il ducatista, mettendosi al secondo posto a 1.460 da Rea. Redding prosegue nel suo momento complicato e viene infilato anche da Bautista, mentre Davies sale in quinta posizione a 2.279 portandosi dietro Razgatlioglu e Rinaldi.

Rea non si fa distrarre dalle scaramucce dei rivali e allunga a 1.844 su van der Mark, ormai tallonato da Bautista, mentre Davies supera di potenza Redding e si porta in quarta posizione a 2.384. Il britannico è scatenato e nella tornata successiva si sbarazza anche del portacolori della Honda, facendo lo stesso con van der Mark sul lungo rettilineo conclusivo. Nonostante i sorpassi Davies vola in 1:50.145 e recupera oltre 6 decimi su Rea che ora mantiene solo 1.670 di vantaggio. Nel frattempo cade in curva 15 Loris Baz. 

Si arriva a 10 giri dalla conclusione con Rea e Davies che battagliano sul filo dei millesimi con un margine a favore del nord-irlandese di 1.595 quindi Bautista terzo a 1.868, quarto van der Mark a 2.830 inseguito da vicino da Redding, mentre Rinaldi è sesto a 3.579. Alle loro spalle, il vuoto, con Razgatlioglu a 7.101.

Mentre Redding supera van der Mark sfruttando la potenza del motore di Borgo Panigale, il suo compagno di scuderia è sempre più insidiato da Bautista che tenta l’attacco in diversi punti del tracciato. Il ritmo dei primi tre è pressoché identico, con distacchi che rimangono immutati. Finisce, invece, la domenica di Marco Melandri che viene appiedato dalla sua moto per un problema tecnico. Weekend davvero grigio per il romagnolo.

Davies non molla la presa e, infatti, succede l’impensabile! A 4 giri dalla fine il campione del mondo lascia per strada tutto il suo vantaggio per un clamoroso errore nell’ultima curva e si fa infilare dal ducatista sul traguardo. Il portacolori della Kawasaki risponde colpo su colpo e torna subito in vetta, in vista di un finale all’arma bianca. Il passo falso scuote Jonathan Rea che si rimette a spingere fortissimo, riportando il suo margine a 513 millesimi a 2 giri dalla conclusione e, sostanzialmente, a togliere ogni speranza ai rivali, fino a vincere la gara in assoluta scioltezza.

ORDINE DI ARRIVO GARA-2 GP ARAGON 2020 – SBK

1 1 REA
2 7 DAVIES 1.280
3 19 BAUTISTA 3.599
4 45 REDDING 5.445
5 21 RINALDI 6.687
6 60 VAN DER MARK 9.561
7 91 HASLAM 20.911
8 54 RAZGATLIOGLU 21.248
9 22 LOWES 21.399
10 31 GERLOFF 21.717
11 12 FORES 21.809
12 66 SYKES 22.012
13 64 CARICASULO 25.244
14 50 LAVERTY 30.088
15 77 SCHEIB 36.546
16 20 BARRIER 49.074
17 23 PONSSON 55.511
18 13 TAKAHASHI > 1′
19 63 GABELLINI > 1′
RT 40 RAMOS
RT 33 MELANDRI
RT 76 BAZ

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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