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Tennis, come funziona l’assegnazione dei punti per la classifica WTA e com’è cambiato il sistema

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Il ranking WTA tornerà in scena da lunedì 10 agosto, quando il torneo WTA di Palermo si sarà concluso. Sarà il primo ad assegnare punti da quando, a marzo, il circuito femminile è stato fermato dalla pandemia di coronavirus che si stava espandendo in maniera rapidissima su scala mondiale.

Il nuovo sistema di punteggio ricalca, nei fatti, quello che è già stato varato dall’ATP per quando sarà nuovamente possibile distribuire i punti. Il ranking, in sostanza, vale per un periodo che va da marzo 2019 a dicembre 2020, comprendente i migliori 16 risultati in singolare e i migliori 11 in doppio.

In pratica, la classifica di una giocatrice sarà basata sul meglio di gran parte del 2019 e su tutto il 2020. Non sarà possibile contare lo stesso torneo per due volte, il che significa che, se per esempio Ashleigh Barty non dovesse giocare il Roland Garros, non le sarebbe tolto alcun punto perché manterrebbe quelli del 2019, anno in cui ha vinto. A conti fatti, chi ottiene un risultato che nel 2020 è migliore, nel torneo, rispetto all’omologo del 2019, scarta quanto fatto l’anno scorso e inserisce nei migliori punteggi quello conseguito.

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Un sistema, questo, che sembra in qualche modo favorire le big e le giocatrici con cambiali pesanti in scadenza, come la canadese Bianca Andreescu (vincitrice degli ultimi US Open, ma con tanti problemi di infortuni spesso e volentieri), ma anche la stessa Serena Williams, che difende due finali Slam. Molto può invece essere guadagnato da diverse giocatrici in cerca di un’affermazione, o che comunque si stanno affacciando al mondo WTA.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Bukharev Oleg / Shutterstock.com

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