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Tennis, Masters 1000 Cincinnati 2020: Novak Djokovic il riferimento, Matteo Berrettini vuol stupire. Jannik Sinner parte dalle qualificazioni

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175 giorni dopo il circuito ATP del tennis riprende la propria marcia. I giocatori scopriranno l’America, dando il via alle loro danze nel Western & Southern Open, che in una condizione di normalità si sarebbe dovuto tenere a Cincinnati. Dal momento che il concetto di normalità non può essere legato a una stagione afflitta dalla pandemia, gli incontri si disputeranno presso l’USTA Billie Jean King National Tennis Center di New York (22-29 agosto) nella settimana che precede gli US Open (31 agosto-13 settembre).

Un Masters 1000 che ha il sapore delle prove generali in vista di quel che accadrà nel Major americano. Per Novak Djokovic, due anni fa, questo torneo fu molto importante perché gli permise di completare il suo Career Golden Masters, essendo l’unico giocatore ad aver conquistato tutti i 1000 previsti nel calendario del circuito. Il successo in Finale contro lo svizzero Roger Federer fu molto significativo anche per questo. Una vittoria riconfermata qualche settimana dopo a Flushing Meadows, dove il serbo si portò a casa per la terza volta in carriera il titolo dello Slam negli States. Avendo citato Federer, vale la pena precisare che non ci sarà come l’amico/rivale Rafael Nadal. L’elvetico, dopo aver subito due operazioni al ginocchio, ha dato appuntamento a tutti al 2021, mentre Rafa ha deciso di tornare a giocare sulla terra rossa e non è un caso la sua presenza nell’entry-list degli Internazionali d’Italia a Roma, programmati dal 14 al 21 settembre.

Nonostante l’assenza dei due grandi del tennis mondiale, il Western & Southern Open offrirà comunque degli spunti interessanti. Detto di Djokovic, ci sarà anche il russo Daniil Medvedev, attuale n.5 del mondo, detentore del titolo dell’anno passato quando si aggiudico la Finale contro il belga David Goffin. Un estate stellare per il giocatore dell’Est quella del 2019, nella quale raggiunse gli ultimi atti a Washington e a Montreal, sconfitto prima dall’australiano Nick Kyrgios e poi da Nadal, e festeggiò appunto il successo del suo primo 1000 in carriera a Cincinnati. Un trend che poi si è replicato agli US Open, dove Medvedev trascinò Rafa fino al quinto set in una Finale super lottata, prima di cedere all’iberico. Di fatto questo torneo sarà di spessore perché, tra i top-10, vedrà anche l’austriaco Dominic Thiem, il greco Stefanos Tsitsipas, il tedesco Alexander Zverev, l’azzurro Matteo Berrettini e il citato David Goffin.

Un parterre mica da ridere nel quale il romano cercherà di non sfigurare dopo essersi messo in mostra piuttosto bene nel corso delle esibizioni in questo periodo. Lui e Thiem (altro giocatore da osservare con attenzione) sono stati tra i più attivi sui campi per ritrovare le sensazioni giuste. Sarà interessante capire lo stato di forma di Matteo, apparso comunque in ottima condizione nei match d’esibizione disputati e anche migliorato dal punto di vista tecnico. Se infatti la combinazione servizio-dritto resta indiscutibilmente il suo marchio di fabbrica e sul cemento può fare molto male, il tennista del Bel Paese è cresciuto molto anche sul lato del rovescio, con lo slice sempre più colpo offensivo.

Rimanendo in casa Italia, non ci sarà Fabio Fognini che sta recuperando dall’operazione a entrambe le caviglie e come Nadal lo vedremo verosimilmente sul rosso romano, mentre risponderà presente Lorenzo Sonego. Il piemontese partirà dal tabellone principale, vista la defezione dell’ultimo momento del giapponese Kei Nishikori, risultato positivo al Covid-19, che mette in dubbio la partecipazione del n.31 ATP agli US Open. Un’opportunità per Sonego, che vorrà sfruttare la sua occasione dopo essersi messo in mostra nei tornei organizzati in Italia: vittorie negli Assoluti di Todi e a Perugia. Lorenzo ha superato le problematiche al polso e il banco di prova sul cemento americano è probante proprio per verificare la condizione.

La pattuglia italiana però vedrà al via altri tennisti che inizieranno a partire da oggi (20 agosto) la loro avventura nel torneo di qualificazione. Ci si riferisce a Jannik Sinner, Gianluca Mager, Stefano Travaglia, Andreas Seppi e a Salvatore Caruso. Grandi attese per Sinner che, testa di serie n.14 delle qualificazioni e reduce da un 2019 folgorante, vuol riprendere il filo del discorso interrotto. Il suo tecnico Riccardo Piatti ha affermato in una recente intervista concessa a SuperTennis che il giovane altoatesino ha compiuto dei grandi passi in avanti, ma ora resta da capire se questi saranno già sufficienti per proiettarlo nel tabellone principale del 1000. Il suo esordio sarà contro il siciliano Caruso e si prospetta un derby tutto italiano. Relativamente agli altri azzurri nel tabellone delle “quali”, Seppi affronterà il sudcoreano Soonwoo Kwon, Travaglia se la vedrà contro lo slovacco Norbert Gombos e Mager contro l’altro slovacco Andrej Martin.

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Giusto aggiungere che anche i giocatori argentini Guido Pella e Hugo Dellien non prenderanno parte al torneo per essere stati in contatto con il loro preparatore atletico Juan Galvan, positivo al Coronavirus. Per questo, l‘esclusione di Pella libera un posto nel tabellone principale per il russo Alexander Bublik, mentre quella di Dellien permette a Denis Kudla e a Taro Daniel di giocarsi le proprie chance nelle qualificazioni.

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Foto: LaPresse

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